Sostenibilità

Nel negozio leggero la spesa è a zero rifiuti

A Torino il primo di una serie di punti vendita "alla spina"

di Daniela Verlicchi

Vino alla spina, sapone da barba alla spatola, pasta sfusa in distributori a pozzetto, come quelli delle caramelle. Benvenuti nel negozio Leggero, il primo punto vendita che ha deciso di far a meno degli imballaggi, abbattendo i costi e azzerando i rifiuti. Si trova a Torino, nella centralissima via Napione, a due passi da Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche dell’ateneo torinese. E non è un caso che il negozio, inaugurato lo scorso 19 aprile, sia frequentato proprio dagli studenti, come spiega Cinzia Vaccaneo, presidente di Ecologos, il centro di ricerca che lo ha ideato e lo gestisce (attraverso la sua cooperativa Rinova): «Sono incuriositi certamente dalla novità, ma anche dai prezzi: in molti casi riusciamo a ridurli di oltre il 50%». Come si fa? «Prima di tutto abbiamo tagliato i costi degli imballaggi e del marketing (non abbiamo prodotti di marca), e poi puntiamo sull’acquisto di grandi quantità e su un’analisi approfondita delle filiere e dei produttori del territorio che ci permette di ridurre i costi della logistica e del trasporto».
Dietro il negozio torinese c’è l’esperienza di un vero e proprio istituto di ricerca indipendente, Ecologos appunto, che si occupa di tecnologia applicata allo sviluppo sostenibile. Ci lavorano dieci ricercatori con diverse specializzazioni (economisti, cooperanti, ingegneri, designer e un comunicatore) che, in collaborazione con diverse amministrazioni pubbliche, hanno sviluppato progetti per ridurre la produzione media di rifiuti pro capite (ad esempio fontanelle d’acqua frizzante, colonnine di detersivi alla spina). E così si è fatta strada nelle loro menti l’idea che fare una spesa completamente disimballata è possibile. Idea che hanno cercato di realizzare appunto con il negozio Leggero. «Un progetto che si fa negozio», sintetizza efficacemente Vaccaneo. E ora si sta per trasformare in una catena: tra gennaio e febbraio apriranno altri due punti vendita leggeri a Roma e a Milano. La formula è quella del franchising. «Ci sono già arrivate decine di candidature», racconta la presidente di Ecologos, «ma abbiamo dovuto dire molti no: questa non è un’attività in cui ci s’improvvisa». Si fa presto, infatti, a dire «sfuso». Ma gestire e conservare alimenti senza imballaggi non è così semplice, spiega Vaccaneo: «Abbiamo 400 prodotti e 200 protocolli di gestione differenti e 9 magazzini di stoccaggio diversi». Dai detersivi alla pasta, dalle uova a frutta e verdura, passando per spezie rare, schiuma da barba e legumi: a parte la carne e il pesce, al negozio Leggero si può trovare di tutto.

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