Non profit

Nel mondo sono 650milioni

Otto su dieci vivono nei paesi poveri. Oggi la giornata internazionale dedicata alla lotta alle discriminazioni

di Franco Bomprezzi

3 dicembre, giornata internazionale delle persone con disabilità. Un appuntamento con i diritti, deciso dall’assemblea delle Nazioni Unite, e ormai entrato fra le abitudini di molti paesi del mondo, non tanto come occasione celebrativa, quanto come momento di riflessione e di monitoraggio.

I numeri parlano da soli, nel mondo, stando alle stime dell’Onu, sono 650milioni i cittadini con disabilità, ovvero il 10% della popolazione mondiale. Una cifra imponente ma realistica, se si pensa che l’80%, ossia 400 milioni di persone con disabilità, vivono in paesi poveri e, come ricorda l’Onu, c’è un legame strettissimo fra povertà e disabilità. La forbice con i paesi sviluppati è drammaticamente larga. Mentre l’80 % delle persone disabili non trova lavoro in paesi poveri, la percentuale, sempre molto alta, scende al 50% nei paesi sviluppati.

Venti milioni di donne nel mondo acquisiscono una condizione di disabilità per le complicazioni della gravidanza e del parto. Sono solo alcune delle cifre che rendono perfettamente l’idea di quanto cammino debba ancora essere compiuto per sconfiggere qualsiasi discriminazione derivante dalla situazione di disabilità.

La lotta alla discriminazione è infatti il tema di questa giornata, nel 2008, declinata a livello territoriale. La discriminazione per disabilità è spesso difficile da comprendere se non si ha una cultura adeguata dei diritti. Ecco perché quest’anno, sessantesimo anniversario della dichiarazione dei diritti dell’Uomo, la giornata del 3 dicembre assume una connotazione ancora più forte, anche in considerazione della progressiva entrata in vigore della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.

In Italia, dopo la decisione del Governo di dare il via libera al disegno di legge di ratifica della Convenzione, oggi in molte città italiane si prevedono, incontri, convegni, eventi, anche artistici, a sostegno della campagna di sensibilizzazione sui diritti e sulla non discriminazione. Lavoro, scuola, tempo libero, assistenza, vita indipendente, mobilità, cultura, sport, politica, informazione, sono solo alcuni dei terreni sui quali si gioca una partita senza fine, perché nessuna conquista è per sempre, senza il contributo quotidiano dei protagonisti di questa battaglia, ossia le persone con disabilità e le loro famiglie.


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