Non profit

Nel futuro i centri per le cure palliative

Un piano di sviluppo per i malati terminali

di Redazione

È in dirittura d?arrivo l?iter legislativo per la realizzazione in Italia dei ?Centri per le cure palliative?. Lo scorso mese di novembre il Consiglio dei ministri ha, infatti, varato l?atto di ?indirizzo e coordinamento? che indica i requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi per i centri residenziali di cure palliative. Il provvedimento che ora passa all?esame della Conferenza Stato-Regioni, era atteso per completare le norme di attuazione della legge n. 39, febbraio 1999 che formula le linee generali del ?Piano Nazionale? a favore dei malati terminali, prevedendo in loro favore 2200 posti letto e uno stanziamento di 309 miliardi. «È un atto che potrebbe davvero segnare una svolta per l?assistenza dei malati terminali» commenta la dottoressa Turriziani. «E che potrebbe far recuperare all?Italia lo svantaggio che la divide dai paesi europei più all?avanguardia». A tutt?oggi, infatti, i malati terminali possono contare soltanto su 150 centri per le cure palliative, pubblici e privati, concentrati soprattutto al Nord. Ministero della Sanità e Regioni, che 180 giorni dopo l?entrata in vigore dell?atto di indirizzo e coordinamento (si attende la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale) potranno presentare i progetti per la realizzazione dei centri, dovranno monitorare ogni anno la qualità dei servizi, e sottoporla al giudizio degli stessi malati e dei loro parenti.

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