Cultura
Nel cuore verde della basilicata
Un agriturismo oltre i mille metri, in pieno Parco nazionale del Pollino. Tra escursioni e una cucina rigorosamente bio
di Redazione
Agriturismo La Gravina
di Rocco Tufaro
85030 Terranova di Pollino (Pz)
tel. 0973.93395
email:lagravina@tin.it
Rocco Tufaro è il titolare di La Gravina, un agriturismo bioecologico con certificazione Aiab, a 1.100 metri di altitudine nel cuore del Parco nazionale del Pollino. La passione di Rocco per l?agriturismo risale a molti anni fa.
«Quando a 18 anni sono stato costretto a lasciare la Basilicata per cercar lavoro al Nord» racconta, «ho scoperto in Trentino che era possibile creare economia dal bosco e dalla conservazione della natura. Da quel momento ho cominciato a pensare che forse anche nella mia bella terra era possibile seguire quel modello economico eco-compatibile». E così è stato.
Rientrato in Basilicata nel 1978 si è dedicato alle prime esperienze di ospitalità, alla coltivazione di frutti di bosco e alla produzione di marmellate di frutti selvatici. «La mia fortuna» continua Rocco, «è stata di aver ereditato una casa contadina e dei piccoli appezzamenti di terreno, e di aver creduto nelle potenzialità del turismo naturalistico».
Nei circa 11 ettari di terreno dell?azienda agricola, oggi Rocco coltiva, con metodi biologici, ribes, lamponi, more, ortaggi, grano tenero e patate. Tutti prodotti che, sotto forma di marmellate, liquori, crostate, dolci, e specialità della cucina locale, soddisfano i palati degli ospiti di La Gravina. L?accoglienza è molto familiare. La grande casa dell?azienda agricola è suddivisa in due parti: una in cui vive la stessa famiglia Tufaro e l?altra in cui sono state realizzate tre stanze doppie con bagno privato, e un miniappartamento per famiglie, con due stanze e un bagno comune.
Il prezzo per il pernottamento e la prima colazione è di 20.66 euro, che sale a 46.48 euro per la pensione completa. La cucina è quella tipica. Per gli antipasti, grande varietà di salumi e formaggi locali: pecorino, ricotta, toma, formaggio al finocchietto selvatico e al peperoncino, tutti prodotti dal caseificio di Terranova.
Le paste sono rigorosamente quelle fatte in casa: i ferrazzuoli, fusilli al pomodoro e formaggio; i rascatielli dalla forma simile alle orecchiette ma di dimensioni più generose; i laganà, tagliolini tagliati a mano e conditi con fagioli. I secondi sono a base di carne: arrosti di maiale, agnello e pollo ruspante. I frutti di bosco di produzione aziendale sono invece l?ingrediente principe dei dolci di casa Tufaro.
Per il tempo libero, Rocco, che è anche una guida ufficiale del Parco del Pollino, vi potrà accompagnare in lunghe escursioni, a piedi o in bicicletta, per la raccolta di frutti selvatici e la scoperta della flora e della fauna di questo giovane parco.
Come arrivare: dall?autostrada del Sole, uscite al casello Lauria Nord, imboccate la statale Sinnica in direzione Sinise e proseguite verso la Valle del Sarmento. Da qui seguire le indicazioni per Terranova di Pollino.
Michela Luison
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