Non profit

Nel 2007, scelte al 70 per cento

Il presidente Canepari: adesioni su di 10 punti, crollo degli errori. Il 5 per mille conquista definitivamente gli italiani

di Maurizio Regosa

Non è stupito Valeriano Canepari, presidente del Caf Cisl, dei primi dati sull?andamento del 5 per mille 2007. Il suo osservatorio (circa 2,3 milioni di dichiarazioni), ha registrato un aumento del 10% della percentuale di contribuenti che ha scelto di destinare la misura, con un crollo degli errori di compilazione (dal 17 al 5%). Pressoché stabile il sostegno alle onlus, mentre l?assenza dei Comuni è stata assorbita dai settori della ricerca sanitaria e scientifica. Segnali importanti di un radicamento del 5 per mille nella coscienza dei italiani.

Vita: Qual è il suo commento ai dati 2007?
Canepari: Le dichiarazioni da noi seguite confermano il trend di crescita. Le scelte espresse raggiungono quota 71%, la percentuale degli errori si è ridotta moltissimo.

Vita: Bene il crollo degli errori. Come lo spiega?
Canepari: Dopo la prima edizione c?è maggiore conoscenza, anche da parte degli operatori. I nostri hanno fatto uno specifico corso di formazione. E poi sono migliorati i programmi.

Vita: Chi ha ?raccolto? le scelte dei Comuni, eliminati per il 2007?
Canepari: Per quanto ci risulta, la ricerca scientifica, passata dal 9,14 al 17,43%, e la sanità, che balza dal 7,83 al 22,31%. Nel 2006 erano davvero troppo basse. Il volontariato è aumentato, ma di poco, passando dal 65 circa al 70,26%.

Vita: Un?altra grande affermazione del 5 per mille?
Canepari: Che meriterebbe di essere stabilizzato. In questo modo, oltretutto, anche gli aspetti organizzativi sarebbero pianificabili. Invece ora tocca aspettare la Finanziaria e poi lavorare in gran fretta. Senza contare che i contribuenti hanno dato un segnale inequivocabile.

Vita: Torniamo per un momento al 5 per mille 2006, ora giunto a un bilancio quasi definitivo. È vero, secondo lei, che i ricchi hanno latitato?
Canepari: Non sarei così perentorio, ma può essere vero che siano stati meno sensibili. Anche se va riconosciuto il ruolo di chi assiste i contribuenti. I ragionieri e i commercialisti non sono particolarmente attenti al sociale, e possono omettere di ricordare il 5 per mille. Viceversa i Caf illustrano al cittadino l?opportunità della scelta.

Vita: Per qualcuno anche troppo?
Canepari: Non c?è stato da parte dei Caf alcun indirizzo, come qualcuno insinua. I numeri sono lì a dimostrarlo. Noi abbiamo avuto 187mila scelte il primo anno e 210mila il secondo, cioè circa l?8% del totale. Se avessimo voluto interferire, avremmo puntato a risultati più significativi, non crede?

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