Il ragazzo ride nervosamente, mostra alla webcam un topolino bianco stecchito e lo infila nel mixer da cucina insieme a un bel po’ di alcolici. Fa partire, non si riesce più a guardare ma si capisce che di lì a poco il genio berrà quel che reta del topo insieme ai drink, solo per vincere una folle sfida lanciata su NekNomination, un gioco online che porta migliaia di giovani a superarsi nel bere alcol in grandi quantità o nelle situazioni più strane.
L’allarme arriva dal Regno Unito, dove il fenomeno è esploso (dopo essere arrivato dall’Australia) e dove almeno quattro ragazzi sotto i trent’anni sono morti dopo aver vinto assurde sfide alcoliche, che tra l’altro molti altri utenti hanno visto e tentato di imitare, visto che i video delle “imprese” vengono regolarmente messi su facebook. Ed è proprio sul social network che i partecipanti vengono reclutati, visto che chi posta una clip tagga subito un altro utente per sfidarlo e coinvolgerlo così nel gioco; se lo sfidato non accetta di scendere in campo in 24 ore, viene sbeffeggiato e messo alla berlina dagli altri partecipanti.
Ovviamente i gestori di facebook sono finiti sotto accusa, ma un portavoce ha detto che il social network è una piattaforma attraverso la quale scambiarsi contenuti liberamente. “Non tolleriamo contenuti che possano ferire direttamente altri utenti – ha fatto sapere facebook – ma i comportamenti discutibili o offensivi non sono necessariamente contro le nostre regole. Incoraggiamo le persone a segnalare tutto ciò che secondo loro viola le regole, così da poter esaminarlo e prendere provvedimenti”.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.