Cultura
Nei Paesi del riso ora il riso è un lusso
Dal Bangladesh alluvionato allIndonesia strozzata dalle crisi finanziarie: sono qui le maggiori carenze alimentari
Il maggior numero di persone che affrontano carenze alimentari si trova in Asia. Secondo il calcolo dele Nazioni Unite, oltre 500 milioni di persone dell?Asia meridionale e orientale (pari al 18% dell?intera popolazione dell?area) non riescono a soddisfare le loro necessità alimentari di base. Questo nonostante l?Indonesia e il Bangladesh (assieme alla Cina e all?India), siano fra i primi produttori di riso nel mondo.
In Indonesia e in Papua Nuova Guinea, dopo i devastanti incendi delle foreste del Borneo e il terribile maremoto (che ha spazzato via i villaggi costieri della Papua Nuova Guinea), la fame resta essenzialmente un problema di natura economica. Essa è dovuta al crollo dei sistemi finanziari.; la gente non ha più i soldi per comprare generi alimentari che sono tuttavia presenti sul mercato e il riso, paradossalmente, diventa un lusso anche per chi lo ha sempre mangiato, prodotto o importato. In Indonesia gravissimi danni hanno causato sia la crisi che ha visto l?ex leader Suharto lasciare la poltrona al suo ?clone? Habibie sia le distruzioni causati dalle oscillazioni climatiche del ?Niño?.
Mentre l?India, nonostante le periodiche alluvioni e la desertificazione del Rajasthan , da anni ormai produce ed esporta più cibo di quanto ne consumi. La Cambogia, stremata dalla dittatura di Pol Pot e dei khmer rossi registra un tasso di mortalità infantile del 108 per mille al punto che l?Onu le ha assegnato un posto di primo piano nelle emergenze alimentari.
Ma la situazione più drammatica dell?ultima ora è quella del Bangladesh, dove le piogge monsoniche e le innondazioni hanno provocato la morte di 400 persone e lo sfollamento di ben 40 milioni di persone.Una situazione più grave di quella dell?88, quando ci furono 2 mila morti, ma le acque defluirono rapidamente. Ora, invece, la metà del paese è allagato e si teme che, una volta cessata l?mergenza innondazione, inizi la carestia alimentare.
I raccolti distrutti dalle acque infatti hanno causato danni per 530 miliardi di lire e il governo sarà obbligato ad importare quattro milioni di tonnellate di cereali.
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