Non profit

Nave di studenti pro-curdi andrà in Turchia

I giovani stanno raccogliendo fondi per riuscire a partire: "E' la risposta alla flottiglia in favore di Gaza". Altri 400 yacht pronti a 'fermare' le prossime navi di pacifisti

di Daniele Biella

Più che una provocazione, una mossa di orgoglio: è quella di un gruppo di giovani dell’Unione nazionali degli studenti di Israele, che ha deciso, d’accordo con una ong del paese, di avviare una raccolta fondi per preparare una spedizione navale verso le coste della Turchia. Lo scopo? “Protestare per come i turchi trattano la minoranza curda”, dicono gli studenti.

Ovvio il collegamento con quanto successo la notte tra domenica 30 e lunedì 31 maggio 2010, quando cinque imbarcazioni sono partite dalla Turchia e da Cipro per rompere l’embargo che Israele impone a Gaza dal 2006 e su una di queste, la Navi Marmara, l’esercito israeliano nell’intento di bloccare la rotta dell’imbarcazione ha compiuto un blitz sanguinoso uccidendo almeno nove persone, tutti civili. Ora con questa azione inedita gli studenti, che supportano in toto l’operato dell’Idf, le forze di difesa di Israele, vogliono portare l’attenzione sulla repressione che il governo di Ankara sta effettuando sulla minoranza turca, tra l’altro avvalendosi di armi e mezzi militari acquistati dallo stesso stato israeliano. 

In parallelo a questa iniziativa se ne sta sviluppando un’altra il cui esito sarebbe alquanto ‘scenografico’: sono già 400 gli israeliani proprietari di yacht che hanno messo a disposizione la loro barca per ospitare altri studenti dell’Unione nazionale che si vogliono recare al largo della Striscia in occasione della prossima missione della flottiglia Free Gaza, prevista in un paio di mesi. “Vogliamo incontrare gli attivisti e chiedere loro perchè hanno così a cuore i problemi di Gaza e della Palestina e non si interessano della minoranza curda e di altri gravi questioni”, ha spiegato al quotidiano israeliano Haaretz Boat Toporovsky, responsabile del gruppo studentesco.

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