Mondo
Naufragio nel Mediterraneo, 100 persone in mare, si recuperano i corpi. Morto un bimbo di sei mesi
Sul posto l'Open Arms, l'unica nave della società civile al momento presente nel Mediterraneo. Volontari e soccorritori con i loro mezzi stanno cercando di fare il possibile, cinque i corpi recuperati al momento più un bimbo di solo sei mesi morto tra le braccia dei soccorritori. Una motovedetta della Guardia costiera italiana raggiungerà in serata il luogo del naufragio
Naufragio nel Mediterraneo, sarebbero almeno 100 le persone in acqua, cinque i corpi fino ad ora recuperati.
Immagine drammatiche che arrivano dalla Ong spagnola Open Arms, l’unica nave della società civile al momento libera da fermi amministrativi e che in queste ore sta cercando di fare il possibile per poter salvare quante più vite possibili.
«I nostri soccorritori sono in acqua tentando di recuperare circa 100 persone tra cui bambini e un neonato. L'imbarcazione ha ceduto, è quello che accade quando si abbandonano per giorni le persone in mare. Continuiamo» scrive l’Ong che attraverso il suo Presidente in Italia Riccardo Gatti spiega quanto sta accadendo al momento«Stiamo cercarndo di portare a termine le operazioni di soccorso, con al momento circa 100 persone che sono finite in acqua. Il gommone su cui viaggiavano da un paio di giorni queste persone si è sfondato e noi purtroppo siamo sul posto da soli, due lance rapide, sei soccorritori, a bordo della nave ci cerca di fare il posisblie. Ancora sappiamo il numero esatto delle vittime. Questo ennesimo naufragio dimostra quando sia necessario un’operazione congiunta immediata a livello europeo, riprendere il soccorso in mare come si faceva, il bisogno immediato di corridoi umanitari»
Il team medico di Emergency a bordo di Open Arms ha da subito fornito assistenza ai naufraghi, ma per alcuni di loro si è chiesta immediata evacuazione medica.
Nel frattempo, "in ragione della particolare gravità dello stato di salute di 4 migranti salvati (due bambini, una donna incinta e un giovane uomo)" – si legge in un comunicato della Guardia Costiera – e verificata "l'indisponibilità di assetti operativi degli Stati vicini che potevano utilmente intervenire" una motovedetta della capitaneria di porto di Lampedusa com medici Cisom a bordo sta raggiungendo il luogo del naufragio e raggiungerà Open Arms intorno alle 22.
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