Sostenibilità

Natura e cultura? Incontrale al parco

Idee/2. Stanchi delle solite gite? Cambiate itinerario.Il turismo scolastico può diventare ambientale, portando vantaggi a scuola e territorio (di Erminia Spotti*)

di Redazione

Per tutti gli studenti, dalla scuola dell?infanzia alle superiori, l?uscita scolastica rappresenta l?aspetto più desiderato. Si sa come questa venga vissuta in alternativa alla routine quotidiana, e in effetti l?alta motivazione dei ragazzi è un?opportunità notevole di questo strumento. L?uscita nei parchi aggiunge valore per ciò che il parco rappresenta.
Nell?immaginario collettivo questi sono quei luoghi dove è ?conservata? la natura, gli animali sono protetti e sono presenti vincoli. In realtà questo stereotipo si dovrebbe superare. Il parco rappresenta un sistema territoriale, in cui l?aspetto naturalistico si combina con quello ambientale, culturale, delle tradizioni locali (dalle attività artigianali alla cucina, dalle feste ai modi di dire) è, insomma, un luogo dove l?identità locale viene non solo tutelata, bensì messa in circolo in una rete al contempo economica e formativa: economica per le opportunità dei servizi che vengono attivati attorno ai fruitori del parco, e perché i giovani visitatori di oggi saranno i visitatori di domani, con maggiore capacità di spesa e con una diversa consapevolezza. La risorsa parco, inoltre, se ben indirizzata e valorizzata, può rappresentare un?opportunità, una strategia di sviluppo, perché può coniugare conservazione e innovazione, identità e tradizioni con opportunità future per le giovani generazioni in quanto rappresenta una possibilità di lavoro.
Formativa, ed è questa l?opportunità su cui investire di più, per le ricadute positive che si possono avere non solo in termini di maggiori conoscenze e cultura, ma anche in coscienze diverse e comportamenti significativi per un futuro sostenibile.
Per le scolaresche l?uscita nel parco è una buona palestra per sperimentare in prima persona, recuperare un passato con tutte le valenze relative (storiche, economiche antropologiche), conoscere processi, per attivare percezioni, sensazioni, emozioni, divertirsi (che non è poco) e quindi per consolidare amicizie e risolvere conflitti o magari accenderne altri, ma comunque attivare relazioni. L?uscita nel parco rappresenta poi un?ottima scuola per gli insegnamenti ?impliciti? trasmessi attraverso l?esempio di una gestione che è, almeno sulla carta, rispettosa dell?ambiente e finalizzata a creare la cultura della cura e dell?attenzione. I ragazzi si trovano a contatto con ?buone pratiche? che vanno da gesti quotidiani, come non far troppo rumore o evitare sprechi, ad azioni che vedono coinvolti in una rete complessa strutture e soggetti diversi nella gestione e nell?amministrazione del parco. I buoni esempi, i messaggi sottintesi sono più efficaci di ramanzine o raccomandazioni esplicite. Senza contare che qualche aspetto positivo e per una volta non ?catastrofico? può essere utile per smontare l?ansia e l?impotenza derivanti dalle continue emergenze ambientali.
Non solo il parco può essere una risorsa per la scuola, anche la scuola può diventare un?opportunità per il parco. Non va sottovalutato il potenziale insito nelle scuole che si trovano vicine al territorio gestito dai parchi. Coinvolgere le istituzioni scolastiche in progetti per valorizzare il parco o collaborare con le sue strutture (producendo materiali didattici, partecipando alle uscite con scolaresche provenienti da altri luoghi) significa sia realizzare l?apertura della scuola al territorio, sia costruire con i giovani solide basi di cittadinanza attiva con una forte prospettiva futura.
*insegnante ufficio educazione wwf italia

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