Mondo
Natale: psicologo, ai figli regaliamo “fratello a distanza”
Il consiglio per bimbmi che hanno già tutto
”Ai nostri figli che hanno gia’ tutto, che non si divertono piu’ a scartare i pacchi colorati, quest’anno regaliamo un’emozione: un ‘fratellino distanza’ o un gesto di solidarieta’ verso i loro coetanei meno fortunati”. La proposta arriva dallo psicologo infantile Federico Bianchi di Castelbianco, direttore dell’Istituto di Ortofonologia di Roma, secondo il quale, sono tante le possibilita’ per un regalo diverso: mettere sotto l’albero la lettera scritta per un bambino che abbiamo adottato a distanza, un vaglia che consentira’ di inviare coperte, giochi o un kit di vaccini ai piccoli che vivono in Afganistan, in India o in altri Paesi in guerra.
”Trasformare le vacanze di Natale in un’occasione di riflessione – continua Bianchi di Castelbianco – e’ molto educativo per i bambini. Vedere che mamma e papa’ possono regalare momenti di serenita’ a bambini spesso sono ridotti in schiavitu’, che rischiano la vita sulle mine-giocattolo o sono vittime dello sfruttamento sessuale”. Ed e’ anche un’occasione importante per dare una risposta di pace dopo le tante immagini di guerra che abbiamo visto in televisione.
”La famiglia – continua l’esperto – puo’ ritrovarsi a decidere insieme un atto di solidarieta’. E puo’ diventare divertente cercare in rete i siti che si occupano di adozioni internazionali, immaginare come puo’ essere questo ‘fratellino’ che abita lontano. La sorpresa, tra l’altro, continuera’ per tutto l’anno, aspettando le sue lettere o le sue foto. Possiamo cosi’ abituare i nostri figli ad accettare la diversita’, a guardare con simpatia e curiosita’ il compagno di scuola che viene da un altro Paese.
”Sfruttiamo le vacanze di Natale – conclude – per parlare con i nostri figli. Regaliamo meno giochi, ma piu’ momenti di dialogo, troviamo il tempo di accogliere le loro proposte”. Tutto questo ovviamente – ammonisce l’esperto – accertando sempre la serieta’ delle organizzazioni alle quali ci si affida.
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