Non profit
Natale in piazza per un diritto
Il manifesto di Nessuno tocchi Caino ha raccolto ladesione di 55 associazioni, 100 Comuni e 15 partiti contro la barbarie delle esecuzioni nel mondo
di Redazione
A cinquant?anni dalla Dichiarazione dei diritti dell?uomo, e a pochi mesi dal Duemila, la pena di morte è ancora una realtà in decine di nazioni al mondo. Sembra incredibile, eppure in così tanti secoli non si è ancora riusciti a fermare questa barbarie. Le notizie buone e quelle cattive si sono rincorse per tutta la giornata del 10 dicembre, anniversario della Dichiarazione che al terzo articolo sancisce il diritto alla vita, in cui i movimenti pacifisti e per i diritti civili avevano chiesto ai governi un segnale concreto contro la pena capitale.
Ebbene, la buona notizia è stata che la Russia – dopo aver rispettato dal ?96 una moratoria delle esecuzioni – sta discutendo l?introduzione dell?ergastolo nel proprio sistema penale, in sostituzione della pena capitale. Le cattive notizie invece riguardano come sempre gli Stati Uniti, dove è stata respinta in extremis la richiesta di rinvio dell?esecuzione per Tuan Anh Nguyen, un detenuto di origine vietnamita per cui si era mobilitata anche Amnesty International. Tuan Anh Nguyen, riconosciuto disabile mentale, è stato quindi giustiziato proprio all?alba del 10 dicembre.
Contro la possibilità che altre persone vengano giustiziate, l?associazione Nessuno tocchi Caino ha organizzato una marcia il giorno di Natale, 25 dicembre. Scopo della mobilitazione è ottenere dalle Nazioni Unite un pronunciamento a favore della moratoria delle esecuzioni capitali, come passaggio verso la definitiva abolizione della pena di morte nel mondo; una richiesta che l?organizzazione Nessuno tocchi Caino porta avanti dal 1993, ma finora senza risposta. L?Italia tra l?altro è uno dei Paesi al mondo più attivi contro la pena di morte, avendo presentato per due anni consecutivi (nel 1997 e 1998) una risoluzione favorevole alla moratoria che è stata approvata dalla Commissione per i diritti umani dell?Onu di Ginevra. E a luglio il Senato ha approvato una mozione che impegna l?Italia a promuovere per il 1999 un?altra, analoga mozione.
Proprio nel solco di questa tradizione di civiltà, Nessuno tocchi Caino invita dunque tutti i cittadini a partecipare alla marcia, che partirà la mattina di Natale a Roma da piazza Campo dei Fiori (alle ore 10) per poi raggiungere a mezzogiorno piazza San Pietro, dove il Pontefice impartirà la benedizione Urbi et Orbi. Per l?occasione è stato preparato anche un manifesto, a cui hanno aderito 55 associazioni, 100 comuni e 15 partiti, da Alleanza Nazionale ai Comunisti Italiani. «Laici e religiosi di ogni confessione», si legge nel manfesto, «sentono che non può esserci pace e giustizia nel mondo e nel cuore degli esseri umani mentre altri uomini e donne, alle soglie del Terzo millennio, vengono ancora condannati a morte, quando esistono Stati e leggi che possono disporre della vita dei loro cittadini fino al supplizio estremo. Anche lo statuto del recente Tribunale penale internazionale per i crimini contro l?umanità esclude il ricorso alle condanne a morte. Segno tangibile che l?abolizione della pena capitale è considerata sempre più una necessità storica universale e punto di incontro di civiltà diverse. Un altro comune denominatore, una nuova irrinunciabile dimensione dell?essere umano, in cui tutti possono riconoscersi come parte di un?unica comunità». Per avere ulteriori informazioni sulla marcia o sulle altre iniziative organizzate da Nessuno tocchi Caino, telefono 0668979214, E-mail: hands.off.ain@agora. stm.it
La campagna
Promotore: Nessuno tocchi Caino
Obiettivo: Ottenere dall?Onu un pronunciamento a favore di una moratoria delle esecuzioni capitali nel mondo, come richiesto dalla Commissione per i diritti umani
Hanno aderito: 55 associazioni, 100 Comuni, 15 partiti
Come aderire: Partecipare alla marcia del 25 dicembre a Roma, con partenza alle ore 10 da p.za Campo dei Fiori
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