Sostenibilità

Natale: gli italiani buttano il 20% del cenone

L'appello di Intesaconsumatori: "Basta sprechi, comprate meno"

di Redazione

Il 20% di tutto cio’ che viene acquistato per il cenone di Natale e di Capodanno viene buttato. Lo spreco peggiore consiste negli avanzi rimasti nel piatto, anche se al massimo dopo due o tre giorni viene buttato anche quanto rimasto in frigorifero. Ogni famiglia ha il suo menu’ natalizio, le sue abitudini secolari e nessuno vuole rinunciarci. Ma, per evitare sprechi, l’Intesaconsumatori (Adoc, Adusbef, Codaconse Federconsumatori) lancia un appello: le famiglie riducano almeno la quantita’ di quello che comprano. L’ associazione di consumatori ha quindi elaborato una mini-classifica dei cibi che piu’ finiscono nel secchio dei rifiuti. Gli antipasti occupano il primo posto nella hit degli sprechi: circa un terzo finisce nella pattumiera, in particolare le salse (insalata russa, majonese), che sono le prime ad andare a male. Compriamo poi troppi affettati – dicono le associazioni – che dopo tre giorni iniziano a cambiare sapore. Al secondo posto, con gran sorpresa, troviamo i dolci (panettoni, pandori) di cui alla fine ben il 23% finisce nella spazzatura: non mancano su ogni tavola ma la quantita’ acquistata e’ tale che alla fine c’e’ una sorta di effetto-abbuffata. Al terzo posto ci sono i contorni. In diversi casi non vengono toccati da nessuno ma in ogni caso le associazioni stimano uno spreco ”medio” pari al 22%. Seguono il pesce e i secondi, che avanzano rispettivamente – sottolinea l’intesaconsumatori – del 18 e 17%. Dopo 3 o 4 giorni che scaldiamo l’arrosto diventa un pezzo di legno bruciacchiato, Anche lo zampone finisce tra gli avanzi. Una cosa e’ certa. Gli italiani non rinunciano facilmente alla pasta. Cosi’, il cibo ”tricolore” per eccellenza, viene gettato solo in piccola quantita’. Lo spreco sfiora il 10%, anche se i ravioli in brodo dopo tre quattro giorni debbono essere buttati. ”Insomma – spiegano le quattro sigle di Intesaconsumatori – ci facciamo cogliere dalla paura che manca qualcosa a tavola e, cosi’, si spreca”. Ecco allora l’ ultimo consiglio: andate a fare la spesa – dicono le associazioni dei consumatori – con una lista dettagliata che contenga non solo l’ elenco dei prodotti da acquistare ma anche i relativi quantitativi.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA