Salute

Nasce Visio, un dispositivo per percepire la realtà

È un progetto dell’Enea – Ente nazionola per le nuove tecnologie

di Redazione

Vedere attraverso la mente e non con gli occhi. Da questo principio nasce “Visio”, il dispositivo che permette ai non vedenti di percepire la realtà, messo a punto dall’Enea. «Vedere è un fatto prettamente mentale», spiegano Maria Laura Bargellini, Consuelo Zampetti e Rosanna Balvetti, ricercatrici dell’Enea Frascati, in occasione delle due giornate di studio dedicate alla salute femminile ospitate dalla mostra Gunther Von Hagen’s Body worlds, il vero mondo del corpo umano, esposta a Roma, negli spazi delle Officine Farneto fino al 31 marzo. Visio, progetto nato nel 1994 e sperimentato già da 200 non vedenti, è un sistema integrato che permette ad una persona non vedente di percepire la presenza di oggetti e persone che si trovano nella sua area di movimento attraverso la stimolazione cutanea.

Il dispositivo traduce gli indizi visivi in indizi tattili: è composto da una piccola telecamera poggiata in mezzo ad un paio di occhiali da sole che è collegata ad un tappetino ‘tattile’ appoggiato sull’addome. Funziona come uno scanner: l’immagine inquadrata dalla telecamera è trasformata in impulsi che il tatto reinterpreta, ricostruendo l’ambiente circostante, pezzo per pezzo. «Come un puzzle che si compone poco a poco», spiegano le ricercatrici.

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