Salute

Nasce una Fondazione regionale per la ricerca biomedica

Rilancerà il know how del Nerviano Medical Science

di Redazione

La Lombardia sta per dotarsi di una Fondazione regionale per la ricerca biomedica. La Giunta ha approvato la proposta in tale senso presentata dal presidente Roberto Formigoni e dall’assessore alla Sanità Luciano Bresciani e ha dato ufficialmente il via all’iter di attuazione del progetto.

Approvato, con la stessa delibera, anche il testo di Statuto: un ente con organi molto snelli, un solo fondatore (Regione Lombardia), un Consiglio di amministrazione di 3 membri, eventualmente aumentabile a 5 in caso di ingresso di nuovi “partecipanti”, un direttore generale, un comitato scientifico.

Scopo della Fondazione è di promuovere e sostenere in Lombardia la ricerca e l’innovazione nel settore scientifico con particolare riguardo alla farmacologia molecolare; lo sviluppo tecnologico nei campi applicativi della produzione, distribuzione e utilizzazione di farmaci; la ricerca scientifica finalizzata all’applicazione di nuove metodologie per la prevenzione, diagnosi e cura di forme patologiche.

La soluzione- Fondazione è stata messa a punto anche come piattaforma ottimale per il piano di rilancio del Nerviano Medical Science e come strumento per massimizzare le sinergie tra quest’ultimo e la Regione, in particolare il suo sistema sanitario. Si completa in questo modo il percorso che ha permesso il salvataggio e l’avvio del rilancio del Nms (con la salvaguardia dei suoi 600 ricercatori e del grande patrimonio di conoscenze scientifiche) attraverso, prima, l’acquisizione da parte della Congregazione dei Figli dell’Immacolata e, ora, il definitivo approdo alla costituenda Fondazione regionale.

“L’integrazione con Regione Lombardia – commenta il presidente Formigoni – produrrà sicuramente un considerevole miglioramento dei risultati del Piano di rilancio del Nms, cogliendo tutte le opportunità di sviluppo offerte dalla collaborazione e dalle sinergie con gli Irccs (Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico: Policlinico, Besta e Istituto dei Tumori di Milano e S. Matteo di Pavia, ndr) e con tutto il sistema sanitario regionale”.

E le azioni concrete sono già in atto. Il Nms sta perfezionando accordi con le case farmaceutiche, per valorizzare i proventi della commercializzazione delle molecole dei nuovi farmaci; ha in corso un processo di valorizzazione del know-how interno connesso al potenziamento dei servizi del Centro di riferimento oncologico; sta organizzando la messa a disposizione delle proprie competenze ai soggetti di ricerca medica per accompagnare l’iter dalla scoperta alla brevettazione alla commercializzazione; infine, sta sviluppando la dimensione internazionale della sua attività (ad esempio mediante la partecipazione a piattaforme e network a livello europeo e mondiale).

“L’istituzione di un unico ente a livello regionale – aggiunge l’assessore Bresciani -, che integri gli apporti dei centri di ricerca pubblici e privati, rappresenta un modello di governance che, secondo il nostro progetto, permetterà di favorire l’indipendenza della ricerca, aumentare la possibilità di sinergie e quindi ottenere il massimo di efficacia nei risultati”.

Prossimo passaggio, il parere della Commissione consiliare.

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