Non profit

Nasce Terzjus, l’Osservatorio giuridico del Terzo settore

Promosso da Luigi Bobba come «strumento per monitorare, accompagnare e sostenere l'attuazione della riforma» viene presentato giovedì 25, alle ore 12, nel corso di un digital event sui canali social. Tra gli altri, previsti gli interventi di Gentiloni, Catalfo, Misiani e Amato

di Redazione

«Con la riforma del Terzo settore è stato introdotto per la prima volta nell’ordinamento della nostra Repubblica un “diritto comune”. Un passaggio essenziale per dare un vestito appropriato e distintivo a quel vasto universo di soggetti che il nuovo Codice qualifica con l’acronimo Ets: Enti del Terzo Settore. Ma il viaggio per completare e attuare la riforma sarà ancora lungo e pieno di insidie» inquadra Luigi Bobba. «Mancano molti atti amministrativi per dare puntuale applicazione alle disposizioni normative contenute in diversi decreti legislativi. Manca la sedimentazione in termini di cultura – sia tra gli enti di terzo settore che nelle istituzioni pubbliche e nel mondo delle imprese private – della originale specificità dell’apporto che il “terzo pilastro” può fornire allo sviluppo di una società più equa e inclusiva. Manca infine la verifica dell’impatto che la riforma avrà generato sugli Ets. Da qui l’idea di Terzjus, come uno strumento per monitorare, accompagnare e sostenere l'attuazione della riforma», continua ancora l’ex parlamentare.

Sviluppare e promuovere cultura e ricerca su Terzo settore, filantropia e impresa sociale. Con particolare attenzione alla nuova legislazione e al suo impatto, sia teorico che pratico, per la vita degli Enti, delle loro reti associative, nonché dei soggetti coinvolti nella riforma del Terzo settore. È proprio questa la “mission” di Terzjus, l’Osservatorio giuridico promosso da Luigi Bobba, già sottosegretario al Lavoro ed ex presidente Acli, che si propone di essere un luogo aperto – open source – per monitorare lo sviluppo della legislazione e alimentare, attraverso commenti, riflessioni ed esperienze, un’efficace e corretta applicazione della riforma. Uno strumento quindi scientifico, specializzato nel campo giuridico legislativo ma aperto agli apporti delle altre discipline (verrà presentato giovedì 25 giugno in un digital event in diretta sulla piattaforma zoom) che vede tra i suoi soci fondatori Airc, Auser, Fondazione Italia Sociale, Rete Misericordie e solidarietà, Open/Italia non profit, Anpas, Consorzio Sistema Integrato Welfare Ambito Br 3, Forum Nazionale del Terzo settore, Acli, Assifero e Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.

Il settore non profit coinvolge in Italia quasi sei milioni di volontari e 850mila dipendenti, distribuiti in oltre 360mila organizzazioni, rappresentando più del 4% del Pil. Numeri che evidenziano il suo ruolo da protagonista, nell’ambito dell’economia sociale del Paese, e la cui azione è stata fondamentale durante l’emergenza sanitaria legata al Covid-19. Sono stati infatti migliaia gli operatori e i volontari che hanno sostenuto le persone più fragili – anziani, poveri, famiglie con minori, diversamente abili – nel superare i problemi reali e gravi causati dall’impatto della pandemia.


La presentazione di Terzjus avverrà giovedì 25 giugno, dalle ore 12, nel corso di un digital event in diretta sulla piattaforma Zoom (raggiungibile qui o cliccando l'immagine) e sul canale Facebook.
Dopo la presentazione dell’Osservatorio, da parte del presidente Luigi Bobba, a intervenire, nel corso dell’incontro, saranno: Paolo Gentiloni, Commissario europeo per l'economia; Nunzia Catalfo, ministra del Lavoro e delle politiche sociali; Antonio Misiani, viceministro dell’Economia e delle Finanze; Giuliano Amato, giudice costituzionale ed ex premier; Giovanna Melandri, presidente Rete Social Impact Agenda per l'Italia; Giovanni Quaglia, presidente Fondazione Crt; Marina Calderone, presidente Ordine dei consulenti del lavoro; Davide Invernizzi, dirigente Fondazione Cariplo; Marisa Parmigiani, direttrice Fondazione Unipolis; Stefano Zamagni, economista e professore all’Università di Bologna.

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