Formazione
Nasce Terre, il primo mensile dedicato al turismo responsabile
In edicola con Vita, linserto mensile che ti aiuta a viaggiare in maniera più consapevole e rispettosa: interviste, consigli, opportunità, informazioni
E tre. Dopo E&F, guida mensile alla finanza etica, e Social Job, mensile dedicato al lavoro nel non profit, ecco al debutto Terre, il terzo appuntamento mensile di Vita, con il numero in edicola. Fedeli al nostro slogan ?Scegli un nuovo stile di vita?, con ?Terre? vogliamo seguire da vicino lo sviluppo del turismo socialmente orientato, un settore in grande crescita e che si declina sotto varie forme, dalle grandi rotte negli angoli più suggestivi e dimenticati del mondo, al turismo di casa nostra.
Ogni mese, tante informazioni per scegliere in modo consapevole rotte, destinazioni, luoghi, operatori. Com?è tradizione dei nostri inserti mensili, abbiamo voluto il partner più autorevole: Aitr, associazione che raduna oltre 80 associazioni e ong che operano nel settore.
In sommario, un intervento di Duccio Canestrini, guru del nuovo modo di viaggiare, Una pagina di opportunità turistiche etiche ed ecologiche, una grande reportage per un grande viaggio, in Mali, e un glossario per capire tutte le differenze tra turismo consapevole, ecologico, responsabile, etico.
L?inserto mensile nasce significativamente in occasione del Bit e nell?anno che l?Onu ha voluto dedicare all?eco turismo.
Una definizione nata nel 1988, ma per un decennio é rimasta in semi clandestinità. Poi l’ecoturismo é cominciato a crescere fino ad occupare il due- tre per cento della principale industria mondiale: il turismo, una macchina che dà lavoro a più del sei per cento della popolazione mondiale ed alimenta il 12 per cento del prodotto interno lordo globale. Per questo è importante accompagnare un turismo non predatore.
In questi anni il nuovo modo di viaggiare è cresciuto del 300 per cento, una performance non comune ed in molti- soprattutto dopo un anno in cui un italiano sue due ha rinunciato alle vacanze- hanno cominciato a prendere le misure di questo turista che gira con un occhio al paesaggio ed una mano sulla coscienza, attento a quello che vede ma anche a quello che fa, preoccupato di non rovinare la natura che ammira. Chi é e cosa vuole il viaggiatore etico? Una risposta a questa domanda viene dal convegno che si svolge alla Bit (Borsa italiana del turismo) di Milano per presentare un libro edito dalla De Agostini: “La sfida dell’ecoturismo”, di Paolo Galli e Marcello Notarianni.
Ecco il profilo dell’ecoturista che esce da questa ricerca: laureato (82 per cento), politically correct riguardo al genere (50 per cento di uomini, 50 per cento di donne), né giovane né vecchio (tra i 35 ed i 54 anni), viaggia preferibilmente in coppia (60 per cento) e spende bene ma pretende di poter entrare in contatto con una natura autentica, non con un surrogato ad uso e consumo dei forzati della vacanza.
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