Non profit
Nasce SI4Life, scienza e impresa a servizio dei disabili
Il nuovo polo tecnologico unisce non profit, sanità e aziende
di Redazione
Insieme per migliorare la qualità della vita di anziani e disabili. È l’obiettivo del Consorzio “SI4Life – Scienza e Impresa insieme per migliorare la qualità della vita”, nuovo Polo di Innovazione scientifico-tecnologica costituito recentemente a Genova, che attraverso la ricerca di base e applicata ai prodotti e ai processi di produzione, opererà con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone disabili e anziane.
Il Consorizio SI4Life è nato nel capoluogo ligure su iniziativa dell’Istituto David Chiossone per i ciechi e gli ipovedenti, da sempre impegnato per l’autonomia e l’integrazione dei disabili nella società e riunisce tredici realtà di eccellenza presenti in Liguria nei settori dell’innovazione tecnologica e della capacità produttiva, del know-how scientifico e delle strutture sanitarie e riabilitative.
Sono soci fondatori di “SI4Life”: autorevoli enti di ricerca, quali Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e Università degli Studi di Genova, Onlus che si occupano di disabili e anziani, quali Cepim-Centro Italiano Down e l’Istituto David Chiossone per ciechi e ipovedenti, la Fondazione Don Carlo Gnocchi, ente non profit, attivo in Italia e nel mondo nell’assistenza, formazione, inclusione sociale e ricerca (con riconoscimento IRCCS) accanto a disabili, anziani, oltre a otto medie e piccole imprese, quali CAP S.p.A., Elsel s.r.l., ETT s.r.l., GGallery s.r.l., Linear s.r.l., Optics International s.a.s., Smart Group s.r.l.; Soft Jam S.p.A.
«La volontà di creare il Consorzio SI4Life nasce dall’idea che le applicazioni più avanzate della scienza e della tecnologia possano, e debbano, essere messe al servizio della medicina e della riabilitazione in funzione del miglioramento della vita quotidiana di disabili e anziani – ha commentato Cristina Martinoli, presidente del Consorzio SI4Life e Responsabile Medico dell’Istituto David Chiossone – Fin dagli anni ’70 la Liguria è stata in prima linea in questo ambito, con l’esperienza su uno dei primi esempi di protesi per non vedenti a livello internazionale, l’Optacon, portato avanti dal professor Vincenzo Tagliasco e dall’Istituto Chiossone, con la collaborazione dell’Università di Genova. Oggi vogliamo mettere a sistema le sinergie tra imprese, enti di ricerca e strutture sanitarie, convinti che dal contributo di tutti in termini di know how scientifico e tecnologico, professionalità e capitale umano, strutture e capacità produttiva si possano ottenere risultati concreti e significativi».
Le aziende che hanno aderito al Consorzio – appartenenti al settore dell’Information & Communication Technology e dell’elettronica industriale, con alcuni esempi di forte specializzazione nella produzione di ausili ottici ed acustici – confermano la volontà anche delle Piccole Medie Imprese di investire in ricerca e sviluppo, fattore strategico in un sistema economico e produttivo sempre più competitivo. Fare parte di una rete che collega ricercatori, aziende produttrici e utilizzatori finali rappresenta inoltre per le imprese un ulteriore importante valore aggiunto in termini di innovazione.
Il Consorzio “SI4Life” si occuperà quindi di mettere in atto le ricerche più avanzate per produrre ausili, prodotti protesici, supporti tattili e architettonici e per mettere a punto strategie riabilitative, re-training e metodologie didattiche innovative, con l’obiettivo di facilitare l’integrazione sociale e il mantenimento o recupero di abilità e autonomia negli anziani e disabili sensoriali (ipovedenti e non udenti), motori, cognitivi e mentali. Tra i principali risultati a cui punta la ricerca di base e applicata vi sono quindi nuovi ausili avanzati e innovativi per ciechi, ipovedenti, sordi e ipoacusici; studi di fattibilità e sviluppo di protesi coadiuvanti e sostitutive (ad esempio, vista artificiale e protesi motorie robotizzate); strumenti, procedure e strategie per la diagnosi precoce, la prevenzione e la riabilitazione dei disabili; strumenti per la mobilità e la partecipazione; ausili didattici per disabili; progettazione di software accessibili e ausili per l’accesso all’informazione.
Si può usare la Carta docente per abbonarsi a VITA?
Certo che sì! Basta emettere un buono sulla piattaforma del ministero del valore dell’abbonamento che si intende acquistare (1 anno carta + digital a 80€ o 1 anno digital a 60€) e inviarci il codice del buono a abbonamenti@vita.it