Nasce l’università del volontariato

L’università del volontariato rientra nell’ambito di un importante lavoro di riposizionamento dell’offerta formativa di Ciessevi Milano. Che è partito dall’analisi dei bisogni formativi. «Lo studio è stato realizzato attraverso un questionario che è stato curato, pro bono, dall’università Iulm in particolare dall’equipe del professor Vincenzo Russo. Dai risultati emersi sono stati ridisegnati i filoni formativi», spiega il direttore Marco Pietripaoli. Che sono quattro. Il primo è l’università del volontariato. «Si tratta di un vero e proprio un percorso articolato di tipo universitario con un meccanismo di crediti, che è aperto a un numero ristretto di persone che vogliono iniziare a conoscere e a approfondire i temi del volontariato. I partecipanti sono seguiti da un tutor che aiuterà anche a  fare bilancio di competenze», illustra Pietripaoli.  Tre i corsi di formazione uguali per tutti, poi ci sono quattro corsi a libera scelta in base all’interesse del partecipante. L’università del volontariato si avvale anche della Fad e offre possibilità di vivere esperienze di tirocinio.

Altra novità è rappresentata dai seminari di approfondimento. «Saranno serate o pomeriggi  in cui nomi del terzo settore daranno input, orientamenti per sollecitare la riflessione e lavorare sul concetto del ruolo del volontariato».  Un altro filone formativo rinnovato è quello dedicato alle reti di associazioni. Anche la tradizionale offerta formativa del Ciessevi Milano sta prendendo un nuovo assetto proprio in base ai temi e agli argomenti  indicati dall’indagine. Ciessevi condivide questo progetto con diversi partner, fra cui gli atenei del capoluogo lombardo.

La conferenza è  trasmessa in streaming sulsito di Ciessevi.