Welfare

Nasce l’Osservatorio europeo sulle condizioni di detenzione

Presentato oggi a Roma da Antigone onlus, coinvolge otto stati europei e punta a un coordinamento internazionale sul tema

di Daniele Biella

“I 15 anni di lavoro dell’Osservatorio Antigone sulle condizioni carcerarie sono serviti a squarciare il velo che copriva il mondo del carcere alla società. Ora portiamo questa sfida in Europa, per coordinare azioni comuni con altri paesi”. Parola di Susanna Marietti, coordinatrice nazionale di Antigone onlus, che oggi a Roma ha presentato l’European prison observatory, Osservatorio sulle carceri europee che nasce grazie alla volontà di enti di otto paesi (Francia, Regno Unito, Grecia, Italia, Lettonia, Polonia, Portogallo, Spagna) e a un progetto finanziato dalla Ue.

“Ora è il momento di confrontarsi fra nazioni diverse, per poi scambiarsi le buone prassi e arrivare a un’omogeneizzazione delle condizioni di detenzione che risponda a quanto imposto dagli standard europei” sottolinea Marietti. L'Osservatorio, che mira ad ampliare ulteriormente la propria rete, ha l'ambizione di fungere da organismo di monitoraggio delle condizioni di detenzione di almeno 600mila persone, ovvero i detenuti attualmente presenti nelle carceri dell'Unione Europea

Sul sito di Antigone, a questo link, si può leggere il documento di lancio dell’Osservatorio europeo con dati che mettono a confronto la popolazione carceraria e le condizioni degli otto paesi in questione.

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