Cultura

Nasce l’Istituto dei diritti umani

La ha deciso il Consiglio dei ministri del Mercosur

di Daniele Biella

Un centro dedicato al rispetto concreto dei diritti umani, promosso e riconosciuto da un intero continente. Questa è la realta del Instituto de Derechos humanos, nato in seno al Mercosur (Mercato comune del Sudamerica) e che vede la luce grazie alla decisione del Consiglio dei ministri dei paesi interessati: Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay come stati membri fondatori, Bolivia e Cile, Colombia, Ecuador, Perù e tra non molto Venezuela, come associati.

La nuova istituzione avrà la propria sede in un luogo simbolico a livello continentale, ovvero lo Spazio della memoria della ex Scuola di meccanica delle forze armate argenti a Buenos Aires, famigerato luogo di morte e tortura durante la dittatura militare che ha sconvolto l’Argentina tra il 1976 e il 1983. Sarà un’ente unico nel suo genere in quanto ad ampiezza d’azione, e proprio argentino dovrebbe essere il primo segretario, Victor Abramovich, ex membro della Commissione interamericana di diritti umani.

La decisione è avvenuta nell’ultima riunione del Mercosur, avvenuta nei giorni scorsi nella città di San Juan, in Argentina e che ha portato anche a un’altra novità di rilievo: l’introduzione di un codice unico doganale. Si tratta di un meccanismo di distribuzione generale dei guadagni doganali, passo a cui l’organizzazione sudamericana è arrivata dopo sei lunghi anni di discussioni sul metodo operativo.

Il nuovo trattato, infatti, elimina il doppio dazio esistente (in uscita e in entrata) e permetterà maggiore fluidità nel commercio tra gli stati membri. “E’ un grande risultato, il cui raggiungimento ha fatto ricredere i molti che pensavano che non si sarebbe mai raggiunto un accordo”, ha spiegato la presidente argentina Christina Kirchner.


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