Sostenibilità
Nasce l’impresa sociale per rilanciare il turismo nell’Italia nascosta
Presentata martedì al MIBACT la piattaforma digitale trameditalia.it che punta a valorizzare i territori meno conosciuti del nostro Paese. L'iniziativa è stata creata da Associazione Dimore Storiche Italiane, CGM, Confcooperative, Musement e Valica con il supporto di Fondazione Italiana Accenture, FAI, Fondazione Cariplo, Google, Touring Club e UBI Banca come official bank
di Redazione
È stata presentata oggi presso al Mibact l’impresa sociale Trame d’Italia la cui Presidenza è stata assunta dall’architetto Antonia Pasqua Recchia. Trame d’Italia si propone di mettere a sistema a livello nazionale, grazie ad un modello scalabile e replicabile, il patrimonio culturale diffuso del nostro Paese. Attraverso la creazione e la vendita di itinerari culturali si vuole favorire la conoscenza e la crescita di territori italiani autentici e poco conosciuti, generando occupazione e sviluppo sostenibile.
Trame d’Italia intende attrarre i viaggiatori di tutto il mondo alla scoperta di percorsi esperienziali vicini alla storia e alle tradizioni dei territori meno noti di cui l’Italia è ricchissima. Il tutto attraverso una piattaforma digitale, trameditalia.it, che aggrega e mette a sistema itinerari culturali con un approccio interdisciplinare capace di mostrare la trama di un territorio e le sue connessioni attraverso la storia, l’arte, la cultura, l’attività produttiva, l’artigianato e l’enogastronomia di quel luogo.
L’obiettivo di attivare 50 Trame locali, costituite ciascuna da una rete di operatori e soggetti locali affiliati, mira a raggiungere una massa critica che renda più efficaci gli investimenti in marketing e comunicazione – che, nel periodo di lancio, ammonteranno ad oltre 300.000 euro – e gli accordi con i tour operator. Il business plan prevede che nei primi 5 anni vengano ‘conquistati’ oltre 300.000 viaggiatori che dovrebbero diventare oltre un milione in 9 anni, quando tutte le 50 Trame avranno raggiunto i 5.000 itinerari annui. I primi territori che oggi popolano la piattaforma sono la Lunigiana, il Monferrato e la Brianza, ai quali si aggiungeranno a breve Matera, la Valle Camonica, la Bergamasca e il Mantovano, oltre a molti altri già allo studio.
La promessa di Trame d’Italia al viaggiatore è quella di consentirgli, in un modo semplice e conveniente, l’accesso a storie, persone e beni autentici con modalità divulgative e piacevoli, capaci di coniugare un alto livello di accessibilità intellettuale con il piacere dell’apprendere.
Operativamente la struttura centrale di Trame d’Italia metterà a disposizione la piattaforma digitale, il brand, il disciplinare di prodotto, gli accordi distributivi e gli investimenti promozione. Alle diverse Trame locali compete di sviluppare gli itinerari e i contenuti, attivare il territorio e svolgere le funzioni di ‘destination management’.
“Sappiamo che la strada è in salita – commenta Daniele Rossi, Amministratore Delegato di Trame d’Italia – ma aspiriamo a diventare un brand forte: Il Paese ne ha bisogno e ha anche tutto il potenziale necessario. E noi possiamo contare sul know how di Fondazione Italiana Accenture e di Accenture oltre che su un gruppo di soci e supporter che hanno tutte le caratteristiche per varare un’iniziativa di sistema e di successo. Vogliamo essere un caso di sharing economy e di convergenza tra profit e non profit per valorizzare i moltissimi territori italiani pregiati e poco noti, ma anche per contribuire a creare viaggiatori più consapevoli dei veri valori culturali e quindi cittadini migliori”.
Trame d’Italia nasce dalla volontà di scalare e replicare il modello sviluppato dall’idea vincitrice del concorso “ARS. Arte che realizza occupazione sociale” di Fondazione Italiana Accenture. Dopo un periodo di sperimentazione e un progetto pilota dedicato al territorio della Lunigiana, l’iniziativa è risultata meritevole di essere sviluppata a livello nazionale.
Il progetto vede il coinvolgimento di Associazione Dimore Storiche Italiane, CGM, Confcooperative, FAI, Fondazione Cariplo, Fondazione Italiana Accenture, Google, Musement, Touring Club, Valica e UBI Banca.
Trame di Matera
La prima delle Trame promossa dalla rete CGM, che intende favorire lo sviluppo di nuove dimensioni di turismo esperienziale, sarà Trame di Matera.
“CGM – socia di “Trame d’Italia” – crede fortemente in questo progetto perché portatore di concrete opportunità di sviluppo per le imprese sociali dei territori, realtà che da sempre sono capaci di intercettare ambiti di sviluppo e di scommetterci operando in prima persona”, ha dichiarato Stefano Granata Presidente di CGM in occasione dell’incontro di presentazione di “Trame d’Italia”
Un driver fondamentale per questo successo è sicuramente il turismo, ambito che sta sempre più attraendo giovani interessati a sviluppare impresa sociale.
Il binomio turismo – cultura che territori come il materano offrono sono autentici giacimenti che meritano di essere sfruttati al meglio.
“Progetti come “Trame di Matera” vogliono offrire opportunità ai giovani del sud perché possano cominciare a progettare il loro futuro rispetto a territori e argomenti che li appassionano e che vivono ogni giorno”, ha concluso Granata
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