Economia

Nasce l’immobiliare della cooperazione sociale

Menetti: «Un passo innovativo e un percordo di elaborazione congiunta»

di Redazione

Un’Immobiliare per dare più forza e opportunità di crescita alle cooperative sociali. Una società che per conto loro acquisirà o realizzerà immobili necessari allo sviluppo delle attività. Operazioni che spesso non riescono a sostenere da sole, a causa anche della limitata redditività del settore. Si chiama Società immobiliare per le cooperative sociali (SIS) ed è stata costituita a Bologna da tre strutture finanziarie di Legacoop – Coopfond, CCFS e Cooperare – e da 20 imprese nazionali del settore.

Alle cooperative sociali viene richiesta sempre più spesso non solo la gestione, ma anche la costruzione della struttura entro cui sarà erogato il servizio. Solo pochissime cooperative sociali dispongono, però, delle risorse finanziarie necessarie per accollarsi anche questo compito. Tante rischiano così di perdere opportunità importanti, mentre anche chi riesce a farlo – bloccando gran parte delle proprie risorse per costruire l’immobile – deve limitare gli investimenti per innovazione e miglioramento della qualità dei servizi.

Obiettivo di SIS è rimuovere questo blocco e aprire per ogni cooperativa sociale maggiori opportunità di sviluppo e qualificazione, per il proprio sviluppo e per il benessere degli utenti. “La costituzione dell’Immobiliare – conferma Dora Iacobelli, direttore di progetto di Coopfond e presidente della nuova società – si inserisce a pieno titolo negli orientamenti più recenti della politica finanziaria di Legacoop, indirizzata a progettare strumenti fortemente specializzati in grado di rispondere al più ampio ventaglio possibile di esigenze delle cooperative associate”.

“Questa nuova società – spiega Paola Menetti, presidente di Legacoopsociali – è un risultato importante e innovativo di un percorso di elaborazione congiunta, in cui la crescente esigenza delle cooperative sociali di affrontare investimenti anche significativi per poter disporre degli immobili necessari allo sviluppo delle proprie attività caratteristiche ha trovato riscontro nella crescente attenzione e sensibilità degli strumenti finanziari del mondo Legacoop. Il nostro auspicio è che da SIS venga un utile e concreto supporto al percorso di riposizionamento imprenditoriale che vede impegnate le cooperative sociali in questa difficile fase di cambiamento del welfare italiano”.

Nel capitale sociale dell’Immobiliare Coopfond, CCFS e Cooperare con 2 milioni di euro ciascuna e 20 realtà della cooperazione sociale che gestiscono già immobili per diverse tipologie di servizi o sono interessate ad acquisirne o a realizzarne. Queste ultime orientativamente parteciperanno al capitale con una quota di 10.000 euro ciascuna. Una volta a regime la maggioranza del capitale della società sarà detenuta dalle cooperative sociali.

Ogni investimento sarà coperto per il 30% con mezzi propri della società e per il restante 70% attraverso il ricorso all’indebitamento. La durata dei contratti di affitto degli immobili sarà pari a 18 anni. Il rischio imprenditoriale delle attività svolte all’interno degli immobili rimarrà a carico delle cooperative sociali, che potranno comunque essere parzialmente sostenute da Coopfond per far fronte agli oneri dell’operazione.

È previsto un Consiglio d’Amministrazione di 11 membri: 6 espressione dei soggetti finanziari e 5 delle cooperative sociali. La realizzazione degli interventi immobiliari e le relative forme di coperture saranno deliberate dal CdA con decisione a maggioranza qualificata (70%). I progetti saranno sottoposti all’approvazione del CdA, previa analisi e valutazione da parte di un comitato tecnico, rappresentativo dei soci finanziatori e delle cooperative sociali. La sede legale della società sarà a Roma. Per il primo esercizio, si prevede che la gestione amministrativa sia svolta in service da CCFS, successivamente SIS si doterà di una propria struttura tecnico-amministrativa.

Le imprese che hanno già aderito a SIS sono le cooperative sociali Anteo e Valdocco del Piemonte; la cooperativa Itaca del Friuli; Codess, Socioculturale e il Consorzio Coc del Veneto; le cooperative Cadiai, Cidas, Coopselios, Gulliver, Proges e il Consorzio In Rete dell’Emilia-Romagna; le cooperative Arca, Rosa Libri, Cuore e Di Vittorio della Toscana; il Consorzio Cento per Cento delle Marche; le cooperative Altri Colori e Meta e il Consorzio Parsifal del Lazio.


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