Non profit

Nasce il primo Centro italiano per il trattamento precoce

Un supporto per per bambini e famiglie grazie alla collaborazione di collaborazione tra la Fondazione Handicap Dopo di Noi, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e Opera don Calabria di Roma

di Benedetta Verrini

La collaborazione tra la Fondazione Handicap Dopo di Noi, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e Opera don Calabria di Roma ha portato all’avvio dell’attività del primo Centro italiano a favore dei bambini autistici e delle loro famiglie, in grado di assicurare un trattamento precoce e una vera e propria full immersion formativa per le famiglie che, con un programma specifico, saranno in grado di affrontare anche tra le pareti domestiche le complesse dinamiche che lo spettro autistico porta con sé.

Ne dà notizia l’Ospedale Bambino Gesù, sottolineando come l’autismo sia un disturbo neurobiologico complesso che tipicamente dura tutta la vita e fa parte di un più ampio gruppo conosciuto come “disturbi dello spettro autistico” che riguarda da 5 a 50 persone su 10.000, a seconda dei criteri diagnostici impiegati, rendendoli più frequenti, in età pediatrica, dei tumori, del diabete e dell’AIDS messi insieme.

Si presenta in tutte le popolazioni, senza distinzione di gruppo sociale, ed è più frequente nei maschi. L’autismo compromette la capacità di una persona di interagire e di comunicare con gli altri, interferendo quindi con gli aspetti più significativi dell’essere umano. E’ anche associato a comportamenti ripetitivi e routine rigide.

Il Centro – realizzato con il sostegno di Fondazione Vodafone e grazie al contributo di Anima, Fondazione BNL, Federalberghi e di altre aziende e istituzioni – ha sede a Roma nel complesso dell’Opera don Calabria, in via Giovanbattista Soria, 13. Il Centro è potenzialmente in grado di seguire fino a 56 famiglie l’anno e si avvale delle professionalità messe a disposizione dalla Fondazione Handicap Dopo di Noi per il trattamento dei bambini secondo la metodologia comportamentale.

Ai bambini tra i 18 mesi e i 6-7 anni, visitati presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, viene proposto il trattamento intensivo presso il Centro dove anche i familiari vengono formati alla costante applicazione del metodo, moltiplicando così le ore di trattamento del bambino e favorendone i miglioramenti.

L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, inoltre, sovrintende a un’intensa attività di monitoraggio del Centro e di ricerca scientifica sull’autismo di cui presto si potranno avere i primi risultati.

Come spiega il comunicato dell’Ospedale, l’autismo può oggi essere diagnosticato in modo attendibile dai 2-3 anni, anche se alcuni segni si evidenziano già a partire dai 6 mesi di vita. Se un bambino riceve una diagnosi di autismo, dopo una accurata valutazione neuropsichiatrica, è fondamentale che inizi al più presto un intervento specifico.

Finora questo rappresentava il problema più drammatico, essendo sul territorio nazionale assai rare le realtà in grado di accompagnare le famiglie in un percorso di alleanza con il mondo sanitario per affrontare le difficoltà legate all’universo complesso di un bambino autistico e nessuna che offre un trattamento così precoce e intensivo.

Il Centro risponde così a uno dei problemi riportato dai genitori in modo drammatico: dopo una diagnosi che prospetta una disabilità così complessa e persistente, trascorre un tempo eccessivo prima di trovare un intervento adeguato. In considerazione dell’unicità della risposta offerta dal Centro della Fondazione Handicap Dopo di Noi, dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e dell’Opera don Calabria, l’Associazione Genitori e Autismo è partner per l’accoglienza e il sostegno delle famiglie provenienti da tutta Italia.

 

 

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