Non profit
Nasce il mensile dei consumatori
Consumers' Magazine, il nuovo inserto di VITA in collaborazione con il Movimento Consumatori. In anteprima l'editoriale di Lorenzo Miozzi, Presidente nazionale
Se i sondaggi sono corretti – ma d?altra parte in essi riponiamo sempre così tanta fiducia – su un tema il Governo è riuscito a stabilire un feeling con cittadini: le liberalizzazioni. In sequenza si è intervenuto su tariffe professionali, vendita dei farmaci, polizze assicurative, taxi, conti correnti bancari, passaggi proprietà auto, vendite promozionali, minori vincoli sul commercio, ricariche e contratti telefonici, pubblicità aerei, distributori di carburanti, mutui casa, e molto altro ancora. Il tutto è stato oggetto di dibattiti, discussioni, confronti, conflitti. Se ne è parlato a lungo e ancor di più sarà in futuro. Ma alcune considerazioni sono necessarie.
Sette mesi fa, con il primo decreto Bersani, definii ?epocale? la svolta del Governo. Epocali non sono tanto i singoli interventi – forse solo tariffe professionali e vendita dei farmaci rappresentano una vera destabilizzazione di un ordine consolidato – ma l?insieme di azioni avviate congiuntamente come primo atto politico di un Governo appena nato e volte ad intervenire in diversi aspetti della vita quotidiana dei cittadini. I nuovi interventi di una settimana fa, confermano tale straordinarietà. Apparentemente, e solo apparentemente, si tratta di interventi scollegati tra loro che sembrano più frutto dell?ascolto di questa o quella vicenda, di questa o quella vessazione quotidiana patita da milioni di consumatori. In primo luogo esiste un ulteriore fattore di straordinarietà.
Per la prima volta un Governo intervenie per destratificare piccole e grandi distorsioni di mercato, piccole e grandi rigidità, piccoli e grandi soprusi accumulatisi nei decenni e ai quali eravamo sinceramente abituati, spesso rassegnati. In questo senso, se anche gli interventi fossero nati come semplice ascolto delle voci dei cittadini, comunque si tratterebbe di interventi meritori. Non è solo questo; se analizziamo i punti principali del primo decreto Bersani e molti di questo secondo pacchetto, il Governo è intervenuto seguendo un grande filo conduttore e cioè i pareri e le indagini realizzate in questi anni dall?Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) spesso rimasta voce autorevole ma inascoltata da Parlamento ed Esecutivo.
Molti hanno accusato il Governo della mancanza di particolare concertazione con le categorie interessate. Gli interventi previsti con Disegno di Legge in questa seconda fase, di fatto, vedranno il confronto tra le parti ma è vero che le ?liberalizzazioni? introdotte fanno da sempre parte di una dialettica e di una mal sopportazione da parte dei cittadini, nota da anni, nota soprattutto alle categorie interessate e che mai hanno avanzato, con lungimiranza, proposte o iniziative per favorirne una soluzione.
E così, le categorie penalizzate non sono riuscite a crear problemi sul tema della concertazione perché sono quantitativamente di molto inferiori a chi ne trae vantaggio, cioè i cittadini nel loro insieme e i sondaggi confermano che l?apprezzamento della popolazione è, prima di tutto elevato, in secondo luogo senza particolari differenze tra chi ha votato per questa maggioranza e chi per l?opposizione di Governo. Questo è il dato significativo ed il punto fermo per proseguire su questa strada.
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