Welfare

Nasce EANet, una rete di 10 enti autorizzati

10 enti autorizzati uniti in una rete per interloquire con la CAI, la politica e le istituzioni, in una sorta di rappresentanza permanente di settore/categoria. Il portavoce lo hanno scelto fuori dagli enti fondatori: è Angelo Vernillo. Tra i primi temi da affrontare in CAI, l'ipotesi di riforma delle Linee Guida per gli Enti Autorizzati

di Redazione

Non una “mega intesa” fra enti, né un accordo per condividere sedi o personale. Piuttosto una rete con obiettivi operativi, che nasce dall’esigenza degli enti autorizzati di esprimere con voce collettiva i bisogni, le esigenze e le aspettative presso le Istituzioni pubbliche e private, in Italia e all’estero e al converso di essere per loro un riferimento per l’interlocuzione. Nasce così EANET for adoption (Enti Autorizzati Network for adoption), una aggregazione di 10 enti con differenti storie e differenti identità ma con la consapevolezza che il ruolo degli Enti Autorizzati deve essere adeguatamente riconosciuto per la funzione pubblica che svolgono a favore di tanti bambini e famiglie.

Gli aderenti sono Arcobaleno (Padova), Associazione Amici Trentini ODV (Trento), Associazione Italiana Pro Adozioni – A.I.P.A. Onlus Erga Pueros (Roma), Associazione La Cicogna I.S. (Rivoli TO), Famiglia Insieme Società Cooperativa Sociale (Roma), I Bambini dell’Arcobaleno – Bambarco ODV (Longarone BL), I Fiori Semplici Onlus (Monfalcone GO), Lo Scoiattolo Onlus (Terni), NADIA Onlus (Verona) , SOS Bambino International Adoption APS (Vicenza). Insieme hanno 41 sedi principali in Italia, oltre 80 professionisti tra dipendenti e collaboratori, una presenza operativa in 37 Paesi esteri e oltre 13.000 adozioni già concluse. L’idea è quella di promuovere la costituzione di una rappresentanza permanente di settore/categoria degli Enti autorizzati nei confronti della CAI e di tutte le altre Istituzioni pubbliche e private interessate: non necessariamente unitaria, come d’altronde avviene anche negli altri settori, ma certamente stabile.

Gli Enti fondatori hanno ritenuto che la figura del portavoce dovesse essere ricoperta da una persona che conosce le adozioni ma non fosse il presidente, il direttore o il membro del direttivo di nessuno degli Enti aderenti: una scelta di libertà e a vantaggio della dimensione di rete. Come portavoce di EANET è stato scelto Angelo Vernillo, un professionista che da più di vent’anni si occupa di diritti dell’infanzia, adozioni internazionali e cooperazione allo sviluppo.

«L’assoluta centralità del minore, l’esigenza di promuovere e rilanciare la cultura e la sussidiarietà dell’adozione internazionale della stessa, la necessità di sostenere la cooperazione internazionale quale strumento teso a garantire al minore ed alla sua famiglia condizioni di vita migliori e la necessità di sostenere le famiglia aspiranti adottive in quanto risorsa preziosa e definitiva per i minori in stato di abbandono, sono i principi cardine che fondano questa rete di Enti autorizzati», dicono i fondatori. «Tra i principali obiettivi della rete ci sono la volontà di essere una presenza attiva e collaborativa nei rapporti con le Istituzioni, la difesa e la valorizzazione del ruolo dell’ente autorizzato, la tutela giuridica dell’ente autorizzato al quale è affidato l’esercizio di una funzione di rilevanza pubblica, l’affermazione della specificità della conoscenza delle realtà estere dell’adozione, il favorire una più stretta collaborazione e confronto tra gli Enti in Italia e all’estero per affrontare le criticità presenti mantenendo l’autonomia di ogni realtà».

Tra i primi temi da affrontare, il dialogo con la Commissione per le Adozioni Internazionali sui temi urgenti in questo difficile momento storico del sistema delle adozioni internazionali italiano, a cominciare dalle ipotesi di riforma delle Linee Guida per gli Enti Autorizzati.

Photo by Omar Flores on Unsplash

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