Nasce “Cascina Di Vittorio”. Un B&B sul bene confiscato alla mafia
Si svolgerà domani a Terra Aut, nelle campagne di Cerignola, l’inaugurazione di “Cascina Di Vittorio. Ostello dei popoli”, un B&B realizzato in un immobile confiscato alla criminalità rigenerato e ristrutturato grazie al progetto sostenuto da Fondazione CON IL SUD e Fondazione Vismara
Il nome scelto per il B&B è di quelli suggestivi per il territorio di Cerignola, perché rievoca una figura storica importante, che su quelle terre ci è nata, che si è battuta per tutelare i diritti dei più deboli e dei lavoratori sfruttati. “Cascina Di Vittorio. Ostello dei popoli” è la struttura ricettiva che accoglierà turisti, visitatori e pellegrini che ora sorge su Terra Aut, il bene confiscato alla criminalità in agro di Cerignola e gestito dalla cooperativa sociale Altereco, «Abbiamo raggiunto un risultato importante per la nostra realtà, perché viene restituito alla comunità una struttura che sarà luogo di accoglienza e allo stesso tempo offrirà l’inserimento socio-lavorativo di persone che provengono dal circuito della giustizia riparativa, ex-detenuti, migranti tolti dalle maglie del caporalato» spiega Vincenzo Pugliese, presidente di Altereco, che ha iniziato con altri soci e volontari il percorso di riutilizzo sociale del bene nel marzo del 2012 quando Giovanni, fratello di Peppino Impastato, inaugurò Terra Aut. Una sfida ambiziosa, importante per un territorio come quello di Cerignola, segnato in quegli anni da una forte presenza della criminalità organizzata.
In questi anni, dunque, Terra Aut ha accolto decine di persone segnalate soprattutto Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna di Foggia. Sono loro che, insieme anche ai braccianti migranti assunti con regolare contratto, si sono occupati degli 8 ettari di terreno le cui produzioni spaziano dall’uva da tavola alle olive coratine dalle quali viene prodotto l’OlioAut, per poi passare alle ciliegie e agli ortaggi da cui nascono patè di cime di rapa, zucchine grigliate sott’olio d’oliva, melanzane grigliate sott’olio d’oliva. Tutte produzioni nate sui terreni sottratti a Giuseppe Mastrangelo, uno dei boss più influenti della criminalità organizzata cerignolana. Arrestato nel 1994 nel corso dell’Operazione Cartagine condotta dalla Direzione Investigativa Antimafia di Bari, Mastrangelo, detto “u cecato”, è stato condannato a tre ergastoli per quatto omicidi e per associazione mafiosa, droga ed estorsione.
€Il nostro intervento si sviluppa con l’agricoltura sociale che insieme alla giustizia riparativa mette in moto dei processi che generano un cambiamento delle persone coinvolte, ma anche dei prodotti agricoli realizzati su questi terreni sottratti alla mafia – aggiunge Pugliese – . In questo momento particolare, in cui nelle nostre attività accogliamo un buon numero di persone provenienti dal circuito della giustizia riparativa, questo concetto di agricoltura riparativa si nota ancora di più, è ancora più concreto. E’ un concetto che davvero prende forma. L’agricoltura diventa riparativa per le persone che magari nella loro vita hanno commesso degli errori, ma diventa riparativa anche per sé stessa, perché l’agricoltura biologica aiuta a curare la terra troppo spesso maltrattata, a contrastare lavoro nero, a proporre soluzioni alternative alla schiavitù dei braccianti migranti».
Per tanti anni, dunque, i braccianti hanno lavorato la terra senza poter utilizzare l’immobile più volte vandalizzato e in profondo stato di degrado. Grazie al progetto “Il fresco profumo della libertà”, selezionato nell’ambito della quarta edizione del Bando Beni Confiscati alle mafie 2019, promosso dalla Fondazione CON IL SUD insieme alla Fondazione Peppino Vismara, adesso su Terra Aut è stato possibile ristrutturare quell’immobile simbolo del potere criminale in un bed and breakfast da due camere pronto ad ospitare i turisti. Anche perché il bene è collocato sulla Via Francigena, meta di pellegrinaggio in questa fetta di Puglia per quanti percorrono questo cammino.
Il taglio del nastro del B&B, però, non cade in un giorno qualunque. “Cascina Di Vittorio. Ostello dei popoli”, infatti, sarà inaugurato domani, venerdì 30 settembre 2022, alle ore 12.00, in occasione della Giornata Europea delle Fondazioni, in cui Acri e Assifero organizzano “Ben(i)tornati. Gesti quotidiani di rigenerazione”, una serie di eventi nazionali che pongono al centro iniziative di rigenerazione realizzate sui territori. «Il taglio del nastro del B&B» conclude Pugliese «è un primo traguardo del progetto più ampio de “Il fresco profumo della libertà”, che prevede anche la realizzazione di un orto sociale e l’implementazione di una serie di attività di promozione del territorio per favorire l’inclusione socio-lavorativa di persone in condizione di svantaggio». A dimostrazione di quanto sia importante per il territorio la restituzione alla comunità di un bene sottratto alle mafie, all’inaugurazione saranno presenti fra gli altri Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione CON IL SUD, Ludovico Vaccaro, Procuratore capo del Tribunale di Foggia. Francesco Bonito, sindaco del Comune di Cerignola.
Del resto, proprio ieri nel corso del Coordinamento Provinciale delle Forze dell’Ordine di Polizia per discutere della situazione relativa all’ordine e alla sicurezza nel Comune di Cerignola. Il quadro che n’è venuto fuori rileva l’importanza del riutilizzo sociale dei beni alla criminalità. «Lo Stato ben conosce e ben descrive la mafia cerignolana come la più pericolosa della provincia di Foggia in quanto a capacità di concretizzare gli affari economici infiltrandosi nel tessuto economico e sociale della città. Da questo punto di vista» dice il sindaco Bonito «tutti hanno concordato sulla necessità di intervenire sui patrimoni mafiosi e sull’urgenza di promuovere l’utilizzo dei beni confiscati ai mafiosi di Cerignola allo stato ancora non assegnati. Questa collaborazione tra Istituzioni è preziosa per la nostra città».
Per questo, la giornata di domani è vista anche come una festa, come un ulteriore momento di liberazione e soprattutto di trasformazione concreta di un luogo simbolo del potere criminale in avamposto di giustizia sociale, di economica sostenibile, di lavoro regolare, di sviluppo, di antimafia.
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