Welfare

Nasce alla Bocconi un laboratorio di ricerca contro la povertà

Due gli obiettivi del nuovo organismo, finanziato con oltre 1 milione di euro dalla Fondazione Invernizzi: valutare l’impatto delle politiche anti-povertà, in partnership con governi e Ong di tutto il mondo, e analizzarne le cause, per contribuire al suo sradicamento

di Gabriella Meroni

Ridurre la povertà nel mondo attraverso la progettazione, l’analisi e la diffusione di efficaci interventi contro la povertà. È questo l’ambizioso obiettivo del Leap, Laboratory for effective anti-poverty policies, inaugurato oggi alla Bocconi. Come raggiungerlo? “Combinando la raccolta di dati originali con una rigorosa ricerca scientifica per offrire soluzioni affidabili a chi cerca di migliorare la vita dei poveri”, spiega Eliana La Ferrara, direttore scientifico del laboratorio. “I filoni di ricerca sono due”, prosegue La Ferrara, “la rigorosa valutazione d’impatto delle politiche anti-povertà, in partnership con governi e Ong di tutto il mondo, e l’analisi delle cause della povertà, attraverso dati amministrativi e di survey che consentano di esplorare le diverse ipotesi al riguardo”. Quest’ultimo aspetto distingue il Leap da iniziative simili, come il J-Pal del Mit. Il laboratorio sarà presentato oggi pomeriggio alle 15 con Esther Duflo del J-Pal e Abhijit Banerjee del MIT.

L’istituzione del Leap è stata resa possibile da un contributo economico di 1,25 milioni di euro della Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi, nell’ambito della sua venticinquennale attività di sostegno alla ricerca scientifica nelle scienze alimentari, mediche ed economiche. “Il rapporto con l’Università, che negli scorsi anni aveva già portato all’intitolazione della cattedra di economia dello sviluppo di Eliana La Ferrara”, spiega il presidente della Fondazione, Anselmo Stucchi, “si è ulteriormente approfondito quest’anno con l’intitolazione di un centro di ricerche (l’Icrios, The Invernizzi Center for Research on Innovation, Organization, Strategy and Entrepreneurship) e finanziamenti al Leap, alla PhD School e a tre progetti di ricerca”. Il valore della donazione della Fondazione Invernizzi alla Bocconi per queste nuove iniziative è pari a 9 milioni di euro. Dal 1993 ad oggi le erogazioni effettuate dalla Fondazione Invernizzi a favore dell’Università Bocconi sfiorano i 20 milioni di euro. Il Leap mette a sistema attività che i ricercatori della Bocconi e quelli affiliati al laboratorio svolgono già da tempo e può, dunque, partire con un portafoglio di progetti in Ghana, Nigeria, Kenya, Tanzania, Sud Africa, Lesotho, Jamaica, Turchia e Italia (perché la povertà non è un problema dei soli paesi in via di sviluppo). Le aree d’intervento del Leap sono: agricoltura, istruzione, famiglia, finanza, salute, immigrazione, mercato del lavoro.

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