Welfare

Napolitano: morti e infortuni sul lavoro sono inacettabili

Nel 2010 gli incidenti complessivamente sono stati 775.374, di cui 980 mortali

di Redazione

Gli infortuni sul lavoro e le morti bianche costituiscono un “fenomeno sempre inaccettabile”. La loro riduzione nel 2010 deve essere considerata “una tappa” del percorso volto ad assicurare “la piena osservanza di tutte le norme a garanzia della salute e dell’integrità dei lavoratori”: Giorgio Napolitano torna a sottolineare in un messaggio all’Anmil l’importanza della sicurezza sul lavoro a pochi giorni dall’ultima tragedia di Barletta, in cui cinque donne sono morte per il crollo di una palazzina sul laboratorio tessile in cui lavoravano, in nero.

Pur nella crisi economica “non può abbassarsi la guardia” riducendo gli investimenti nel campo della prevenzione e sicurezza sul lavoro. “E’ perciò necessario continuare a contrastare con determinazione la piaga del lavoro nero al quale si accompagnano fenomeni di sfruttamento”, ha detto ancora il presidente Napolitano.

I dati diffusi oggi dall’Anmil in occasione della 61esima giornata nazionale per le vittime di incidenti sul lavoro dicono che ogni giorno tre persone muoiono sul lavoro. Nel 2010 gli incidenti complessivamente sono stati 775.374, di cui 980 mortali. “Numeri ai quali si aggiungono quelli relativi alle malattie professionali, con un aumento delle denunce di ben il 22 per cento rispetto l’anno precedente”, dice il presidente dell’Anmil, Franco Bettoni.

 

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