Welfare

Napolitano apre la Giornata per le vittime sul lavoro

Per la prima volta la Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro sarà celebrata in Quirinale con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che presiederà alla cerimonia in programma oggi dalle ore 11

di Carmen Morrone

Giunta alla 62esima edizione, la manifestazione si terrà in tutta Italia domenica 14 ottobre, coinvolgendo le sedi Anmil diffuse su tutto il territorio. L’evento al Quirinale rappresenta un altro traguardo dell’associazione che, in un anno particolarmente difficile per la crisi economica, ha tenacemente presidiato i diritti degli infortunati sul lavoro.

«Il Presidente della Repubblica, nel suo ultimo anno di settennato, ha voluto onorare tutte le vittime del lavoro richiedendo adeguate tutele e allo stesso tempo ha desiderato richiamare tutti al rispetto delle norme per la sicurezza sul lavoro – afferma Franco Bettoni, presidente di Anmil -. Questo accade mentre il nostro Paese, insieme ad altri dell’Unione Europea, è sotto l’attacco degli speculatori finanziari che cercano, e per ora ci stanno riuscendo, di lucrare sulle difficoltà che il debito accumulato nei decenni passati comporta per la nostra economia. E’ difficile recuperare in breve tempo un malcostume durato appunto decenni. Come lavoratori che hanno dovuto affrontare il trauma dell’infortunio o della malattia  professionale, siamo tutti ben consapevoli che questo richiederà grande spirito di collaborazione e partecipazione».

Amnil si è rivolta anche al Presidente del consiglio Mario Monti. «Abbiamo inviato una lettera in cui chiediamo che i sacrifici siano suddivisi equamente fra tutti i cittadini in misura proporzionale alla capacità di ciascuno – afferma Bettoni-. Le conseguenze negative dei continui tagli al Welfare si sono avvertite già lo scorso anno. Oggi gli effetti sono ancora più disastrosi con gli enti locali costretti a ridurre i servizi o ad aumentare le quote di compartecipazione a carico delle famiglie. La persistente crisi economica dovrebbe prevedere maggiori servizi per nuclei familiari più svantaggiati proprio a causa della disabilità».

Anmil conta 450mila soci. In Italia i lavoratori invalidi permanenti sono circa 720mila, nel 2011 i lavoratori che sono diventati invalidi sono stati 40mila. Numeri importanti che dimostrano però un trend calante: le morti sul lavoro nel 2011 sono state 920 contro le 973 dell’anno precedente, gli incidenti sul lavoro sono stati 725mila nel 2011, in flessione del 6.6% rispetto al 2010. Dati che incoraggiano Anmil a proseguire sulla strada della prevenzione. In un anno in cui l’associazione ha raggiunto tappe significative di un percorso iniziato 70 anni fa, rimane aperta la questione dell’ISEE così come rivisto da un recente disegno di legge.

«Non è condivisibile ritenere che i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari concorrano a formare l’indicatore della situazione reddituale. Le prestazioni indennitarie INAIL hanno carattere risarcitorio e non possono e non devono essere computate nei redditi- conclude Franco Bettoni-. Se non fosse così si arriverebbe al paradosso di uno Stato che di fronte ai bisogni di soggetti svantaggiati, come i disabili, prima dà e poi toglie».

 


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