Welfare

Napoli. Liberi i poliziotti. Il pm Mancuso: Faremo ricorso

Scarcerati i due funzionari e i sei ispettori arrestati il 26 aprile per le presunte violenze al Global Forum del 2001. Polemiche roventi tra magistrati.

di Ettore Colombo

Tornano liberi i due funzionari e i sei ispettori arrestati il 26 aprile scorso per le presunte violenze che sarebbero state commesse nella caserma Raniero il 17 marzo 2001. Il Tribunale del Riesame ieri ha revocato l’ordinanza della Procura di Napoli perché a suo giudizio i poliziotti non sequestrarono alcun manifestante. E a questo punto potrebbe cambiare volto l’intera inchiesta, che punterà dritto sull’accertamento delle responsabilità personali degli agenti all’interno della Raniero, mentre viene messo seriamente in discussione l’impianto accusatorio che coinvolge le gerarchie della polizia napoletana. Dietro questa considerazione la decisione del Riesame, che ha ritenuto insussistenti gli elementi di fatto o di diritto posti a fondamento del reato di sequestro di persona (e di uno di lesioni ad una delle parti offese). Rimangono tuttavia gli altri reati ipotizzati dai pm, violenza privata e lesioni. “Pare confermata, l’esistenza dei gravi indizi di colpevolezza in ordine agli altri reati e a tutti gli indagati nonché la sussistenza al momento della emissione della misura delle esigenze cautelari che giustificavamo gli arresti”, ha detto il pubblico ministero Paolo Mancuso, che lascia intendere come sia molto probabile un ricorso in Cassazione contro la decisione del Tribunale del Riesame: “Attendiamo le motivazioni per verificare l’opportunità di proporre l’impugnazione”. La scarcerazione ha scatenato la felicità dei poliziotti napoletani e una lunga coda di polemiche nel mondo politico. il Capo della Polizia Gianni De Gennaro ha immediatamente riammesso in servizio funzionari e agenti tornati in libertà (si tratta di Michele Pellegrino, Luigi Petrone, Francesco Incalza, Pietro Bandiera, Carlo Solimene, Francesco Adesso e Fabio Ciccimarra; su Paolo Chianese, ritornato dal viaggio di nozze lunedì, il Riesame si pronuncerà nei prossimi giorni). Intanto, il procuratore generale della Repubblica di Napoli, Agostino Cordova, fa sapere che, a seguito delle roventi polemiche dei giorni scorsi con i suoi sottoposti – che si sono sentiti screditati dalle sue accuse di “politicizzazione” dell’operato degli stessi pm sui fatti del 2001 – e a seguito dell’annuciata ispezione del ministro della Giustizia Castelli nei confronti della procura napoletana – sarebbe intenzionato a chiedere al Csm il suo trasferimento ad altra sede per “incompatibilità ambientale”.


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