Non profit

Napoli: i giovani volontari incontrano il ministro Ferrero

Fra le richieste, la modifica della legge sul servizio civile e l'istituzione di spazi informativi sul volontariato nelle scuole

di Maurizio Regosa

Giovani e volontariato. Un binomio importante, come confermano i lavori di Napoli. Ragazzi non solo campani da ieri pomeriggio stanno partecipando alla V Conferenza nazionale raccogliendo idee e proposte che riguardano anche il servizio civile, ?parente prossimo? del volontariato secondo la definizione che ieri ne ha dato il presidente della Repubblica nel suo video- messaggio. Questa mattina, al teatro Trianon, si è svolto l?incontro con il ministro Ferrero che ha così avuto modo di raccogliere sollecitazioni e proposte, sintetizzate da due giovani e articolate per punti. Al primo posto il tema informativo: non ci sono spazi per avere informazioni su cosa voglia dire fare volontariato, creare associazioni. Da questo punto di vista le agenzie formative non sembrano sufficientemente impegnate. La scuola può fare di più? È possibile aprire degli sportelli informativi negli istituti scolastici? Secondo nodo. Le istituzioni. ?Lontane dalla realtà dei giovani? che quindi non sanno come rapportarcisi. Non sono mancate però anche richieste molto concrete: non è possibile modificare la legge che impedisce di fare il servizio civile ai giovani che non hanno un titolo di scuola media superiore o che sono entrati nel circuito penale? Ancora: i 2000 giovani in servizio civile promessi in occasione dell?emergenza napoletana di qualche mese fa, che fine hanno fatto? E poi: non è possibile un maggior coinvolgimento delle associazioni che lottano contro la camorra? Richieste molto precise, quelle che i giovani hanno fatto al ministro della Solidarietà Sociale. Dal canto suo, va detto, Ferrero non si è sottratto. Sul primo punto, ad esempio, ha proposto che ? di concerto con il ministero della Pubblica istruzione – sia istituita una giornata in cui le associazioni possano presentarsi agli studenti, dando loro informazioni e riferimento sul volontariato. I Centri di servizio del volontariato potrebbero anch?essi impegnarsi in tal senso. Quanto alla promessa dei 2000, ci sono ? ha spiegato ? tempi tecnici che vanno rispettati: ?saltare la burocrazia farebbe piacere anche a me, ma le cose vanno fatte bene. Anche per evitare possibili ricorsi. Non sempre i tempi lunghi significano assenza di volontà politica?. Sulla modifica della legge istitutiva Ferrero si è detto disponibile a discutere con la Consulta nazionale del servizio civile e a presentare in tal senso una proposta di riforma condivisa.


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