Non profit
Napoli dimentica per strada 500 minori
Lo denuncia il coordinamento Sam Campania: «Otto centri hanno già chiuso». Lassessore: «Serve pazienza, le priorità erano altre»
di Redazione
Stremate. Le strutture di accoglienza per minori di Napoli sono al collasso. Motivo? Semplice, i fondi comunali non arrivano. Da 18 mesi. «Siamo in credito con il Comune di almeno 10 milioni di euro. Tremila persone non ricevono lo stipendio dall?aprile 2006, ma il danno peggiore è per i 500 minori a cui viene rivolto il servizio, che di questo passo si troveranno per strada», denuncia Cesare Romano, portavoce di Sam Campania, coordinamento delle strutture di accoglienza minori del capoluogo campano. «La situazione è insostenibile. Già 8 centri su 150 sono stati costretti a chiudere e i ragazzi sono stati riaffidati ai servizi sociali», continua l?operatore, «il rischio sempre più vicino è la chiusura generale. Ora siamo costretti a far partire azioni legali contro le inadempienze comunali».
Le strutture infatti fino ad oggi sono rimaste in piedi grazie ai prestiti bancari. Ma in mancanza di garanzia l?istituto ha chiuso il canale di credito. «In 18 mesi non abbiamo ricevuto nessuna convocazione da parte del Comune. E dove sono finiti i fondi del bilancio 2006 per l?accoglienza minori?», si chiede ancora Romano.
L?unica risposta delle istituzioni è stata la promessa di annullamento della Notte bianca 2007 che il sindaco Rosa Russo Jervolino ha motivato «per far fronte agli impegni più urgenti, a cominciare dalla tutela dei minori». Una promessa un po? generica, che comunque tiene viva la speranza. «I fondi sono là dove devono essere, impegnati come da bilancio, nient?affatto scomparsi», interviene allora Giulio Riccio, assessore alle Politiche sociali del Comune di Napoli. «Il ritardo nei pagamenti, che riconosco essere rilevante, nasce da difficoltà di cassa e del rispetto della lista di priorità del bilancio», dichiara a Vita Riccio. «Il Comune è uscito quest?anno da un forte riassestamento economico, per cui anche i tempi di pagamento dei servizi fondamentali si sono prolungati».
Ma nell?immediato cosa succederà? «Ora c?è più liquidità, ma non basta per coprire tutto. A metà ottobre verranno pagati gli arretrati dell?anno 2006», continua l?assessore, «poi ci affideremo ai crediti bancari».
Il Comune, infatti per il secondo anno, sta attivando il ?credito etico?, una modalità di prestito su cui non si pagano interessi. «Quest?anno l?accordo con Banca Etica era di 12 milioni di euro. L?anno prossimo, non necessariamente con lo stesso istituto, arriveremo a 34 milioni. Alle strutture per minori chiedo di stringere i denti», conclude Riccio. L?amministrazione ha dichiarato ottobre ?mese dei diritti dei minori?. Per il Sam la decisione suona quasi come una beffa. «Vista la grave situazione», si lamenta Romano, «il rischio è che sia solo una vetrina per mettere in mostra una Napoli fasulla».
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