Volontariato

Napoli: al via il progetto “Strada maestra”

L'iniziativa rivolta ai ragazzi a rischio sostenuta da Fondazione Sud

di Redazione

Riceviamo e pubblichiamo le considerazioni di Angela La Torre, coordinatrice del progetto La Strada Maestra a un mese dall’avvio

«L’Associazione Agenzia Arcipelago onlus con il contributo della FONDAZIONE PER IL SUD ha ideato Progetto “La strada maestra” – Un percorso contro la dispersione scolastica e il disagio minorile nella Provincia di Napoli con il contributo della Fondazione per il Sud Sono iniziate, a partire da settembre 2008 le attività gratuite per i giovani a rischio nell’ambito del progetto sociale promosso dalla Associazione Agenzia Arcipelago Onlus.

Trattasi di interventi di accompagnamento sociale e psicologico, corsi di formazione, laboratori di avvio al volontariato, corsi di orientamento e di informatica per operatori sociali. Nel biennio saranno coinvolti circa 1000 giovani e minori di età compresa tra i 12 e i 25 anni, residenti in aree a rischio. Il progetto biennale «La Strada Maestra» (2008/2010) ideato da un gruppo di lavoro composto da formatori, psicologi e operatori sociali (direttore:dottor Giuseppe Errico), con il contributo della Fondazione per il Sud (Roma) e attuato dalla Associazione Agenzia Arcipelago Onlus di Napoli segna l’inizio di una svolta su di un piano procedurale e scientifico nonché l’inizio di una nuova impresa/scommessa da parte di un ente associativo che ha sempre mirato a costruire percorsi progettuali in rete. Tale progetto comporta due importante conseguenze sul piano pratico: a) il potenziamento nonché rafforzamento – su di un piano strategico e programmatico – di una rete sociale di enti pubblici e privati sul territorio di Napoli (Scampia), della Provincia di Napoli (Casoria, Afragola, Giugliano in Campania) e della Provincia di Caserta (Orta di Atella, Teverola) contro il disagio e la dispersione scolastica; b) la capillare presenza (per due anni) negli istituti scolastici di esperti e professionisti, di azioni e interventi formativi, sociali, preventivi rivolti ai cittadini, giovani, operatori sociali, genitori, docenti e operatori. Il dibattito sul disagio scolastico e sociale è stato oggetto negli ultimi anni in Campania di numerosi studi e ricerche, interpretazioni con conseguenti emanazioni di circolari e disposizioni legislative così come di finanziamenti europei (cfr.Por Campania – Misura 3.6). Nonostante i diversi approcci metodologici e sociologici tutti concordano su un elemento di fondo e cioè che il disagio e la dispersione scolastica sono un fenomeno complesso che investe l’intero sistema scolastico e sociale. Per meglio dire investe un “campo antropico”, sistemi di credenze e forma mentis. Per prevenire il fenomeno dell’abbandono scolastico e definire le strategie organizzative, sociali e didattiche da mettere in atto sul territorio per sostenere il rientro in formazione, occorre conoscere il fenomeno della dispersione, non solo nei suoi aspetti puramente statistici; occorre andare al di là delle cifre per capire che cosa si cela dietro la decisione di abbandonare gli studi, occorre individuare quali sono le motivazioni profonde, i contesti sociali e familiari che favoriscono tale decisione. Per la complessità del fenomeno in esame, solo una analisi su più livelli (psicosociali, culturali, ecc.) e più direzioni può fornire indicazioni utili; il progetto La Strada Maestra va inoltre orientata non solo sui punti di debolezza del sistema, ma anche sui punti di forza, gli elementi di tenuta, il contesto socio-familiare, ma anche psicologico, all’interno del quale si sviluppa il desiderio di riprendere gli studi, le esperienze che favoriscono l’elaborazione di questa scelta, le aspettative, i progetti di vita maturati, i percorsi scolastici intrapresi positivamente. Tutto ciò si ipotizza possa condurre ad approfondire conoscenze legate al mondo del disagio e della dispersione scolastica direttamente dialogando con i diretti protagonisti. Un mondo vastissimo con problematiche complesse collegate a cause socio ambientali e familiari. Un segmento della scuola individuato come area di intervento prioritario e per la quale molte energie sono state dedicate sia in termini di risorse umane che di investimenti. Il disagio scolastico è un fenomeno complesso legato alla scuola come luogo di insorgenza ma riconducibile a variabili personali e sociali, Mancini e Gabrielli (1998) lo definiscono come uno stato emotivo non conducibile significativamente a disturbi di tipo psicopatologico, linguistici o di ritardo cognitivo, ma che si manifesta attraverso un insieme di comportamenti disfunzionali talvolta violenti, di rifiuto totale e di non riconoscimento nei confronti delle Istituzioni. Ed Ancora, se è vero che alla sua diffusione contribuiscono aspetti psicologici e sociali economici e territoriali è altrettanto vero che una delle cause scatenanti del fenomeno possa e debba necessariamente far riferimento agli aspetti strutturali e alle competenze professionali degli operatori scolastici che talvolta, al di là delle conoscenze didattiche della propria materia non possiedono gli strumenti adatti ad affrontare delle problematiche così complesse innescando, inconsapevolmente, fenomeni che favoriscono la dispersione. “Il rientro a scuola – afferma il direttore scientifico dottor Giuseppe Errico – dopo l’abbandono non è cosa facile per molti giovani, pertanto, la proposta nasce proprio dalla necessità di analizzare a più ampio raggio il fenomeno della dispersione, riconducendo all’interno di questo concetto fenomeni spesso non catalogati come abbandono vero e proprio, ma che costituiscono elementi di rischio o perlomeno di “crisi” nel percorso scolastico di un alunno, vale a dire le interruzioni di frequenza e i passaggi da una tipologia di scuola ad un’altra.Come tale il disagio e la dispersione sono un problema centrale in cui interagiscono vari fattori di cui dovranno farsi presto carico tutte le istituzioni politiche, educative e sociali per cercare di arginare il fenomeno”. “Un lavoro di rete che mira – continua la coordinatrice del progetto Angela La Torre – a sensibilizzare istituzioni e enti non profit in tema di contrasto al disagio minorile e lotta alla dispersione scolastica e, al tempo stesso, ad attuare delle azioni integrate…partendo comunque da una progettazione partecipata” La strada (Maestra) è appena agli inizi.»


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