Mondo

Nairobi: un atlante racconta la nuova solidarietà italiana

Cooperazione decentrata/ La Provincia autonoma di Trento è l’ente locale che investe di più in cooperazione internazionale nell’area dell’Africa dell’Est

di Emanuela Citterio

A fare la parte del leone è la Provincia autonoma di Trento. È l?ente locale che investe di più in cooperazione internazionale nell?area dell?Africa dell?Est che comprende Kenya, Somalia e Sudan. Lo rivela il rapporto sulla cooperazione decentrata presentato durante il Forum sociale mondiale di Nairobi dall?Ufficio cooperazione dell?ambasciata italiana in Kenya. Gli interventi di solidarietà internazionale da parte di Comuni, Province e Regioni italiani sono cresciuti in modo costante negli ultimi anni, fino a raggiungere la cifra di 100 milioni di euro annuali nel 2005. E ora il fenomeno sta attirando l?attenzione anche delle ambasciate italiane all?estero. «La mappatura è iniziata lo scorso ottobre», spiega Carla Cattelan, dell?Ufficio per la cooperazione di Nairobi. «Uno degli scopi è favorire un maggiore coordinamento fra gli interventi di cooperazione decentrata e il confronto delle esperienze per una maggiore efficacia nei risultati». Il rapporto, introdotto dalla viceministra per gli Esteri, Patrizia Sentinelli, descrive 75 progetti, per un totale di 6 milioni di euro spesi da enti locali e Regioni italiane nell?area considerata. Le due Regioni italiane che investono di più in cooperazione sono la Lombardia e Veneto. Ma la Provincia autonoma di Trento le supera di gran lunga, con 3 milioni di dollari spesi nel 2006, quasi la metà del totale. «Regioni ed enti locali hanno cominciato con il finanziare ong che operano in Africa», spiega Andrea Micconi, coordinatore del Consorzio ong piemontesi, «ora cominciano anche a tessere rapporti diretti con enti omologhi in Africa, come il Piemonte che sostiene i villaggi del Sahel nella lotta contro la desertificazione».

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