Politica
Nairobi: la provincia di Ancona inaugura un dispensario
La delegazione del Coordinamento degli Enti Locali per l'Africa al World Social Forum presenta 96 progetti. Giovedì si inaugura un dispensario per i ragazzi di strada
di Redazione
I progetti della cooperazione decentrata in Africa non sono “semplici interventi”: dietro la costruzione di un pozzo e di un ambulatorio, c’e’ anche la “creazione di stretti rapporti istituzionali tra amministrazioni italiane e africane”, e questo fa la differenza. Cosi’ Giancarlo Sagramola, vice presidente della Provincia di Ancona e membro del Gruppo di Coordinamento degli Enti Locali per l’Africa, sintetizza da Nairobi la peculiarita’ dei progetti che le amministrazioni locali italiane hanno realizzato nel continente piu’ povero.
La delegazione del Coordinamento, composta da 214 delegati in rappresentanza di 110 amministrazioni pubbliche italiane, presenta al World Social Forum di Nairobi 96 progetti realizzati in Africa che, ha aggiunto Sagramola, “sono preziosi strumenti di incontro con le istituzioni locali e le rappresentanze dei cittadini”, perche’ innescano “un meccanismo di partecipazione all’interno della comunita’, fondamentale per la buona riuscita di ogni progetto”.
La Provincia di Ancona e’ in Africa con diversi interventi. Giovedi’ a Nairobi verra’ inaugurato un dispensario medico rivolto in particolare ai ragazzi di strada, che l’amministrazione marchigiana ha realizzato a Kivuli con il missionario comboniano Renato Sesana Kizito.
All’interno della struttura, con due infermiere fisse, si fara’ educazione sanitaria e saranno distribuiti medicinali di prima necessita’. Costo del progetto, 8mila euro, che gli anconetani hanno dato attraverso lo 0,8 per mille del bilancio provinciale dedicato proprio alla Cooperazione decentrata degli Enti Locali.
A 200 chilometri a nord di Nairobi, inoltre, la stessa Amministrazione sta costruendo insieme alle autorita’ locali e ai Padri Cappuccini un acquedotto che, a regime, servira’ 25mila persone. “Uno degli obiettivi di questo Forum”, ha spiegato Sagramola, “era quello di arrivare qui con una censimento dei progetti che le pubbliche amministrazioni locali italiane stanno realizzando in Africa e incontrare amministratori locali e operatori che lavorano sul campo per confrontarci e capire come procedere in maniera efficace e produttiva”. E ha aggiunto: “Noi non siamo un movimento. Non siamo contro nulla perche’, come amministratori, la nostra missione e’ costruire per i cittadini, italiani e africani. Ecco l’importanza della nostra presenza qui, oggi”. Per facilitare l’ingresso degli africani al World Social Forum di Nairobi gli enti locali hanno attivato un fondo di solidarieta’ di circa 90mila euro.
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