Sostenibilità
Nairobi: acquedotto intitolato a suor Leonella
La Croce Bianca lancia un progetto di cooperazione per costruire un acquedotto alla periferia di Nairobi in memoria di suori Leonella Sgorbati, uccisa in Somalia e originaria della provincia di Piacen
Una lunga vena d’acqua per dissetare quindicimila abitanti della periferia di Nairobi, in Kenya. Che avrà un nome, quello di suor Leonella Sgorbati, uccisa di recente in Somalia e originaria della provincia di Piacenza. A darne notizia è il quotidiano “Libertà” di Piacenza.
«Cominciamo oggi a lavorare su un’iniziativa per la quale, speriamo, troveremo collaborazione nelle istituzioni locali» spiega al quotidiano Paolo Ruzza, membro del consiglio della Pubblica Assistenza e reduce da una permanenza a Nairobi, dove ai primi di ottobre si è svolto un summit Onu (Hdp, Humanitarian Development Program) incentrato sulla cooperazione e lo sviluppo.
«E’ il consiglio della Croce Bianca che ha deciso di legare un impegno di questa natura destinato all’Africa alla memoria della nostra religiosa» prosegue Ruzza, che a Nairobi ha fatto visita alla missione delle suore della Consolata per consegnare anche una pergamena di saluto e di vicinanza al loro lavoro. «Ho conosciuto laggiù James Jikundi. Ha collaborato per diciassette anni con suor Leonella all’ospedale di Nkubu, mi ha raccontato del suo lavoro prezioso, l’emozione è stata tanta».
L’obiettivo umanitario è stato presto identificato: «Abbiamo riscontrato un bisogno forte nella realizzazione di 12 chilometri di acquedotto per servire un’area della città che ne è priva e dove vivono 15mila persone». E su questo partirà nei prossimi mesi una raccolta di fondi mirata che culminerà in una grande iniziativa a Piacenza in primavera, un evento destinato a ripetersi e che dovrebbe far leva anche sulle peculiarità enogastronomiche del nostro territorio. Per ora l’evento è in gestazione, in fase embrionale, e c’è una certa riservatezza su ospiti e modalità, ma è anche dichiarato il desiderio di condividere il percorso con Comune e Provincia. Di certo questo progetto potrà avere partner anche fuori dall’Italia.
Con tale obiettivo, seppur allo stadio ancora embrionale, la Croce Bianca stringe un legame più forte con la comunità di Piacenza, cittadini e istituzioni – prosegue Ruzza – attraverso il riconoscimento di una figura che si è prodigata eroicamente per l’Africa.
In Kenya la morte di suor Leonella ha lasciato una eco emotiva, un vasto cordoglio, ma anche un incoraggiamento al dialogo interreligioso rafforzato dalla sue ultime parole: «Perdono, perdono, io perdono».
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