Welfare
Naga: “No alla violenza razzista contro i rom di Dione Cassio”
Tre manifestazioni xenofobe (solo una autorizzata) in pochi giorni a ridosso di un campo abusivo della città, una delle quali con lanci di pietre e insulti. L'associazione milanese, che dal 1987 offre aiuto medico gratuito ai bisognosi, condanna l'indifferenza di istituzioni e cittadini
"Da giorni la situazione nel e intorno al campo di via Dione Cassio a Milano è tesa. Tra venerdì e ieri è stato un susseguirsi di manifestazioni organizzate da formazioni neo-fasciste, intimidazioni, minacce, insulti razzisti e lancio di sassi ai danni dei cittadini rom abitanti del campo". A denunciarlo e il Naga, associazione che dal 1987 promuove la tutela dei diritti dei nuovi cittadini di Milano, ovvero stranieri e minoranze etniche, senza discriminazioni, in primo luogo offrendo assistenza sanitaria gratuita.
“La situazione continua ad essere molto difficile, si ha l’idea di una spirale di violenza razzista. Alcuni rom, spaventati, hanno cominciato ad allontanarsi a piccoli gruppi”, raccontano i volontari del servizio di medicina di strada del Naga che, da tempo forniscono ausilio all’interno del campo, che non è autorizzato e per cui era già previsto lo sgombero nelle rossime settimane. “In tutto si sono svolte tre manifestazioni neo-fasciste, una autorizzata dalla Prefettura, le altre non autorizzate, ma tollerate dalle forze dell’ordine” proseguono i volontari, “durante la seconda, c’è stato un vero e proprio assalto, con lancio di pietre all’interno del campo. Due rom sono stati feriti e sono finiti in ospedale”.
La calma delle ultime ore non porta nessun segno di cambiamento in positivo. “E’ evidente che questa situazione non si esaurirà a breve. Come Naga crediamo sia urgente un intervento urgente da parte delle istituzioni e dell'Amministrazione comunale affinché sia garantita la sicurezza dei cittadini rom e protetta la loro dignità e chiediamo, ancora una volta, che vengano trovate soluzioni non emergenziali ma orientate al lungo periodo”, proseguono i volontari.
“Siamo rimasti colpiti, inoltre dalla mancanza di reazione da parte della città, dei singoli cittadini, di fronte ad aggressioni così marcatamente razziste. La discriminazione dei cittadini rom è così radicata, è talmente dentro la cultura in cui viviamo che non provoca alcuna reazione collettiva”, concludono i volontari del Naga.
Il Naga continuerà ad essere presente a Dione Cassio, continueremo a denunciare ogni violenza e a denunciare, ogni volta che ce ne sarà bisogno, la violazione dei diritti e della dignità di chiunque.
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