Zero alcool. È la scommessa – vinta – di Myspace Disco Club, una discoteca nata a Goito, a pochi minuti dal lago di Garda, nel 2007: rigorosamente under 18 e rigorosamente analcolica. Il segreto del successo? «Quello che abbiamo scelto fin dall’inizio come slogan», spiega Massimo Giannachi, classe 1982, «ovvero: Myspace non segue la moda, la crea». E moda è stata. «Certo, i genitori si sentono più tranquilli e ci portano i figli già a 13/14 anni, ma questo certo non serve a decretare il successo di un locale», riflette Massimo. «Il fatto è che qui ci si diverte». Anche se la disco è in realtà poco più che un capannone, d’inverno per giunta senza riscaldamento, nell’Area Feste del Comune. Anche se è aperta solo un sabato al mese. Anche se l’ingresso costa 9 euro e la bibita uno, mentre i locali concorrenti, nella zona, praticano la politica dell’ingresso gratis. Anche se, prosegue Massimo, «in realtà la discoteca in generale non ha più tutto questo appealing: con l’Asl di Mantova abbiamo realizzato un’indagine sugli stili di vita di 1.500 ragazzi delle scuole superiori mantovane e il 50% nel week end sta a casa con gli amici. Bene, verrebbe da dire, un ambiente più sano. Ma forse cercano lo stesso sballo in un luogo ancora più nascosto e fuori controllo».
A richiamare qui 450 sedicenni a serata (questa è l’età media), sono dj per cui gli adolescenti di tutta Italia impazziscono, come Simon (classe 1984, figlio d’arte di Checco Bontempi) e dj Matrix dello Zoo di 105. Oppure gruppi locali emergenti. Ma intorno all’evento si muovono tante altre cose, a partire da corsi per dj e speaker.
A guardaroba, cassa, bar, servizio d’ordine, insomma a tutto tranne che fare il vocalist e il dj, ci pensano Massimo e i suoi amici, ovvero i membri dell’associazione culturale I Saturnali: una ventina di giovani fra i 20 e i 29 anni, che da quando hanno avuto l’idea della discoteca analcolica hanno collezionato una miriade di riconoscimenti, fino ad essere diventati una case history a livello europeo, oggetto di studio da parte dell’Iprase di Trento. «Negli anni abbiamo esportato l’idea anche in altri comuni del territorio, organizzando alcune serate», spiega Massimo. Un tipo in bianco e nero, che prosegue: «Non abbiamo mai fatto, invece, come pure ci hanno chiesto, serate analcoliche in partnership con i locali della zona: oggi fai la serata analcolica e sabato prossimo ti fai pubblicità dicendo vieni, ti diamo due drink gratis? Non ci sta bene».
Sul sito internet di Myspace Disco Club, in questi giorni è apparsa una scritta che ha allarmato i fan: «Myspace Disco Club, così come lo conoscete, chiude». In realtà cambierà nome. Il motivo? «La notizia della nostra esistenza è arrivata fino a Beverly Hills, e i legali del social network a cui abbiamo fatto riferimento, perché ci piaceva l’idea di trasformare in uno spazio reale un luogo di incontro virtuale, ci hanno contattato per chiederci di cambiare nome».
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