Volontariato

Myanmar: l’Unicef continua a portare aiuti

Piano d'azione di oltre 36 milioni di dollari

di Redazione

Ad oltre un mese dal disastro provocato in Myanmar dal ciclone Nargis, milioni di persone si trovano tuttora in una situazione ad alto rischio, secondo l’Unicef i bambini costituiscono il 40% delle vittime, una percentuale che, se confermata, porterebbe a 1 milione il numero di bambini che subiscono gli effetti del disastro, di cui 194.000 con meno di 5 anni d’eta’.

Per questo l’agenzia dell’Onu ha varato un piano d’azione per oltre 36,2 milioni di dollari, necessari per gli interventi d’emergenza nei settori sanitario e nutrizionale, idrico e igienico-sanitario, dell’istruzione e della protezione dell’infanzia. L’emergenza e’ ancora ad un punto critico, e il timore e’ che le sue conseguenze possano causare una catastrofe umanitaria simile a quella provocata dal passaggio del ciclone stesso. Per rispondere all’emergenza, l’Unicef ha finora impiegato propri team d’esperti in oltre 209 missioni nelle regioni piu’ colpite dal ciclone e piu’ di 160 tra esperti e operatori dell’agenzia per l’infanzia sono all’opera per le operazioni di soccorso. Tra gli aiuti finora inviati e in gran parte distribuiti, tra il 4 maggio e l’11 giugno, vi sono 5 milioni di compresse e 900 kit familiari per l’acqua, 69 kit sanitari d’emergenza per oltre 600.000 persone, 15.283 kit da parto e 1.972 di farmaci di base. Inoltre, l’Unicef e’ riuscita a dotare l’area colpita dal disastro anche di 113 tonnellate di medicinali/strumenti medici, 3,6 milioni di sali di reidratazione orale, 213 tonnellate di alimenti terapeutici, 1 milione di capsule di vitamina A, mentre 1.300 bambini sono stati vaccinati contro morbillo.


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