Politica

Mutui rinegoziabili, l’Adiconsum: accordo positivo per le banche

Il vantaggio per le famigie, dice l'associazione, che chiede di partecipare al tavolo Governo-Abi, è solo una "rata compatibile con il proprio reddito, ma ciò non comporta il pagamento di meno inter

di Chiara Sirna

Da come è stato spiegato l?accordo, sembrerebbe che oltre 1 milione di famiglie avranno una riduzione del costo del proprio mutuo a tasso variabile. Ma per l’Adiconsum non è così.
Viene sì ridotta la rata del mutuo – fa sapere lìassociaizone dei consumatori – ma la durata del mutuo si allunga e ciò che non si è pagato oggi, sarà pagato in futuro caricato dei relativi interessi.

L?aspetto positivo di questo accordo – continua a sostenere l’organizzazione – sta nel fatto che la banca è obbligata a rinegoziare mentre fino ad oggi, come è accaduto frequentemente, poteva non offrire la propria disponibilità. In questo senso, l?accordo facilita il rapporto banca-mutuatario e fissa le condizioni dell?accantonamento.

E a sostegno della propia tesi riporta calcoli e numeri ben precisi. L?anno preso a riferimento è il 2006 – sostengono – in cui però si erano già registrati gli aumenti più rilevanti. L?abbassamento della rata del mutuo a tasso variabile di circa 100 euro viene addebitata su un conto finanziamento. Su queste somme maturano interessi ad un tasso fisso (oggi del 5,13%) che si cumulano nel corso degli anni fino alla scadenza del mutuo.

Il vantaggio per le famiglie insomma per l’Adiconsum sarebbe limitabile a una rata del mutuo compatibile con il proprio reddito, che però non comporta alcuna riduzione dei relativi interessi maturati e il pagamento di ulteriori interessi a scadenza.

Parlare, quindi, di benefici di 800-1000 euro è assolutamente fuori luogo – conludono in un comunicato ufficiale. I vantaggi sembrano più per le banche che per i mutuatari.

Questi gli aspetti ancora da chiarire, che possono incidere sulla valutazione dell?accordo:
· la tenuta del conto finanziamento è gratuita oppure vi gravano dei costi?
· Le quote accantonate sono solo interessi o quote di capitale?
· Gli addebiti sul conto beneficiano delle detrazioni fiscali?
· In caso di abbassamento dei tassi ritorno ad una bassa inflazione, il mutuatario deve aspettare a fine mutuo per estinguere il debito accumulato sul conto finanziamento?
· Rientrano nell?accordo anche i mutui cartolarizzati o in sofferenza?

Per Adiconsum l?accordo risponde ad una esigenza reale, ma condizioni così rigide possono rappresentare anche un peggioramento rispetto alle rinegoziazioni individuali. Da qui la richiesta di partecipare al tavolo Governo-Abi, sia per esaminare tutte le condizioni dell?accordo nel dettaglio, sia per chiedere che siano utilizzati i 20 milioni di euro già stanziati per questo fine dalla Finanziaria, che possono alleviare i costi per le famiglie.

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