Welfare

Mutui più facili per le giovani coppie

Lo prevede l’intesa siglata da Ministro della Gioventù e Abi sul Fondo di garanzia per l'acquisto dell'abitazione principale

di Redazione

A partire da settembre le giovani coppie con contratti di lavoro non a tempo indeterminato potranno ottenere più facilmente “mutui prima casa” a condizioni di favore.

È quanto previsto dall’intesa siglata dal Ministro della Gioventù e l’Abi sul Fondo di garanzia per l’accesso ai mutui per l’acquisto dell’abitazione principale. L’iniziativa, spiegano Abi e ministero della Gioventù, è stata avviata con il ministro Giorgia Meloni e nasce dall’esigenza primaria di favorire l’inserimento dei giovani nella vita sociale, anche attraverso l’acquisto della propria abitazione, tenendo conto del contesto economico che non lascia ancora intravedere segnali definitivi di uscita dalla crisi».

Il Fondo, gestito dalla Consap, ha una dotazione patrimoniale a regime di 50 milioni di euro. Rilascia a favore delle banche e degli intermediari finanziari garanzie a prima richiesta a copertura di un ammontare non superiore a 75mila euro, costituito dal 50% della quota capitale dei mutui ammissibili, degli interessi contrattuali calcolati in misura non superiore al tasso legale e dei costi di recupero nonsuperiori al 5% del capitale residuo.

L’iniziativa riguarda mutui non superiori a 200mila euro per immobili adibiti ad abitazione principale che non rientrino nelle categorie catastali di lusso (A1, A8 e A9) e non superino i 90 mq.

I mutui, inoltre, sono concessi a giovani coppie coniugate o nuclei famigliari con unico genitore con figli minori, che alla data di presentazione della domanda di finanziamento abbiano età inferiore a 35 anni; un reddito Isee non superiore a 35.000 euro; non più del 50% del reddito complessivo imponibile ai fini Irpef derivante da un contratto a tempo indeterminato; mancato possesso di altri immobili ad uso abitativo, salvo quelli di cui il mutuatario abbia acquistato la proprietà per successione.

I tassi applicati a i mutui garantiti dal fondo, spiegano ancora Abi e ministero della Gioventù, sono particolarmente favorevoli: nel caso di mutui a tasso variabile non possono essere superiori a Euribor + 150 punti base per durate uguali o superiori a 20 anni e Euribor + 120 bp per durate inferiori; nel caso di mutui a tasso fisso non possono essere superiori a Irs + 150 punti base per durate uguali o superiori a 20 anni e Irs +120 bp per durate inferiori.

Le banche e gli intermediari che intendono aderire all’iniziativa devono sottoscrivere la convenzione allegata al Protocollo di Intesa e dovranno essere operative con il Fondo entro 30 giorni lavorativi dall’adesione o dall’emanazione da parte di Consap del Manuale d’Uso per la gestione della piattaforma web di collegamento tra il gestore e il finanziatore.

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