Politica

Mutui, attenzione alle sorprese

Secondo le associazioni di consumatori i vantaggi dell'accordo governo-Abi sarebbero minori di quelli annunciati

di Redazione

Cittadinanzattiva: “Tentativo apprezzabile, ma preoccupa il peso degli interessi”

?Apprezziamo il tentativo di porre rimedio ad una emergenza nazionale, ma Governo e Abi hanno disatteso la richiesta dei cittadini di allungare la durata dei mutui senza oneri aggiuntivi, richiesta da noi avanzata sin dal novembre 2007 con una lettera aperta ai vertici dei 13 principali istituti bancari?. Questo il commento di Giustino Trincia, vice segretario generale di Cittadinanzattiva, all?indomani dell?accordo Governo-Abi in tema di mutui.

?Dell?accordo? continua Trincia, ?ci convince l?obbligo a rinegoziare i mutui imposto alle banche, mentre sarebbe estremamente grave non coinvolgere le Associazioni dei consumatori nella fase di monitoraggio e verifica del rispetto dei termini dell?accordo?.

L’agenzia Help consumatori dopo il pacchetto varato dal Cdm di ieri ha
raccolto le reazioni delle principali associazioni di consumatori, che
riportiamo di seguito.

Accordo tra Governo e Abi sui mutui? Secondo le associazioni dei consumatori
i vantaggi sarebbero meno di quelli presentati dal nuovo esecutivo.
All’indomani dell’annuncio fatto ieri dal neo ministro dell’Economia, Giulio
Tremonti, di un accordo con le banche che permetterà di rinegoziare i
contratti stipulati a partire dal 2007, con una rata fissa uguale a quella
pagata in media nel 2006, le associazioni dei consumatori lanciano i loro
distinguo per mezzo stampa. Il Movimento Difesa del Cittadino (MDC)
sottolinea il “rischio di cartello ed invita ad intervenire l’Antitrust”.
L’Adiconsum reputa “positivo l’obbligo a rinegoziare per le banche” ma
avverte che “i mutuatari devono essere consapevoli che ciò che non viene
pagato nella rata dovrà essere pagato a fine mutuo caricato degli
interessi”.

“Invece di rafforzare ed eventualmente semplificare le norme sulla
portabilità dei mutui volute da Bersani – ha spiegato il Presidente di MDC,
Antonio Longo – il Governo e l’ABI scelgono di ‘congelare’ i clienti
mutuatari nell’istituto bancario di appartenenza. Viene così ad essere
vanificata qualsiasi logica di competizione e di mercato che era alla base
dei provvedimenti sulla portabilità”.

MDC ha sottolineato che secondo quanto previsto dall’accordo “il mutuatario
non potrà scegliere proposte di altri istituti bancari che gli offrono tassi
più convenienti, con un immediato e permanente risparmio, ma torna
provvisoriamente ai livelli delle rate 2006 salvo poi pagare alla scadenza
del mutuo differenze di interessi che potrebbero allungare per anni la
durata del mutuo stesso”.

Il Movimento chiede dunque l’intervento dell’Autorità Garante per la
concorrenza e “manifesta il suo il suo profondo rammarico nei confronti del
Presidente dell’ABI e dell’associazione” per non aver dato informazione in
merito a questo accordo ai rappresentanti dei consumatori.

“Perché – ha chiesto il presidente di Adiconsum, Paolo Landi – il Governo
non utilizza anche i 20 milioni di euro previsti in Finanziaria per i
mutuatari in difficoltà? Adiconsum chiede di partecipare al tavolo
Governo-Abi per esaminare nel dettaglio le condizioni dell’accordo”.

Secondo Landi “da come è stato spiegato l’accordo, sembrerebbe che oltre un
milione di famiglie avrà una riduzione del costo del proprio mutuo a tasso
variabile. Non è così. Viene sì ridotta la rata del mutuo, ma la durata del
mutuo si allunga e ciò che non si è pagato oggi, sarà pagato in futuro
caricato dei relativi interessi”.

Infine, Adiconsum sottolinea che “l’aspetto positivo di questo accordo sta
nel fatto che la banca è obbligata a rinegoziare mentre fino ad oggi, come è
accaduto frequentemente, poteva non offrire la propria disponibilità. In
questo senso, l’accordo facilita il rapporto banca-mutuatario e fissa le
condizioni dell’ accantonamento”.

Per L’Unione Nazionale Consumatori (UNC) il decreto legge sui mutui “è una
buona idea ma come la si realizza”? L’Unc “spera che non si tratti solo di
una enunciazione ad effetto” e si domanda: “la richiesta di rinegoziazione
del mutuo sarà obbligatoria per la banca o facoltativa come già accade con
la legge Bersani? Chi ha già rinegoziato un mutuo in base al decreto Bersani
che opportunità avrà? Chi ha dovuto surrogare il mutuo perché la banca ha
rifiutato la rinegoziazione come verrà coinvolto”?

“Per contribuire a fare chiarezza” su queste ed altre questioni, l’Unione
Consumatori chiede quindi di partecipare al tavolo negoziale che sarà
istituito da Abi e Governo per la stesura della Convenzione che renderà
operativo il decreto.

info: www.helpconsumatori.it

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