Welfare

Mutlazioni geniali femmiminili: Amnesty chiede misure efficaci

Prima Giornata internazionale della "tolleranza zero" verso le mutilazioni genitali femminili.

di Redazione

Amnesty International si e’ appellata ai gioverni di tutto il mondo affinche’ vengano misure per garantire l’effettiva protezione alle bambine, in occasione della prima Giornata internazionale della “tolleranza zero” verso le mutilazioni genitali femminili. “I governi hanno la responsabilita’ di proteggere l’integrita’ fisica e mentale delle donne e delle bambine. L’azione nei confronti delle mutilazioni genitali femminili deve far parte di un piu’ ampio approccio volto a proteggere le donne dalla violenza e ad affermare la loro uguaglianza nella societa’”, ha dichiarato Debora Berti, del Coordinamento donne di Amnesty International Italia. Nella sua ultima riunione, nel febbraio 2003, il “Comitato interafricano sulle pratiche tradizionali che incidono sulla salute delle donne e delle bambine” (Iac) adotto’ una Dichiarazione di “tolleranza zero” verso le mutilazioni genitali femminili nel continente africano, con l’obiettivo di “unire gli sforzi per discutere, riflettere e prendere decisioni sul problema delle mutilazioni genitali femminili e ribadire l’impegno a proteggere le donne africane da sistemi tradizionali e culturali che vanno contro i diritti sessuali e riproduttivi delle donne nel continente”. Ad oggi, sono solo 14 i paesi africani che hanno adottato leggi che proibiscono le mutilazioni genitali femminili. Le mutilazioni genitali femminili sono praticate in 28 paesi africani e anche in Indonesia e nello Yemen. Il fenomeno e’ in crescita in Europa, Australia, Canada e Stati Uniti, soprattutto tra le comunita’ immigrate. Il numero delle bambine e delle donne che hanno subito mutilazioni genitali femminili e’ stimato tra i 100 e i 140 milioni. Ogni anno, altri due milioni di bambine sono a rischio di subire questa pratica. L’organizzazione internazionale per i diritti umani chiede ai governi africani di rafforzare queste leggi attraverso iniziative che promuovano lo status delle donne; di rispettare gli obblighi assunti all’atto della ratifica di strumenti internazionali quali la Convenzione sui diritti dell’infanzia, la Convenzione per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne e la Carta africana dei diritti umani e dei popoli; di ratificare il Protocollo aggiuntivo sui diritti delle donne in Africa, adottato al Summit dell’Unione Africana svoltosi a Maputo nel luglio 2003. Per mutilazioni genitali femminili si intendono tutte quelle pratiche che prevedono la rimozione totale o parziale dei genitali esterni femminili o altre ferite agli organi genitali femminili, per ragioni di tipo culturale o religioso o per ulteriori motivi privi di carattere terapeutico.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA