Cultura

Musica. Nel 2003 gli U2 si scioglieranno

Bono "the Vox" vorrebbe buttarsi in politica, gli altri della band continueranno a far musica. Prima di allora, però, un cd di successi e inediti, nonché l'ultimo tour mondiale

di Ettore Colombo

Da 20 anni sono sulla ribalta internazionale, da almeno 7-8 sono la più grande rock band mondiale, ma ora sono stanchi, ricchissimi e appagati – almeno musicalmente parlando. Così, hanno deciso di dire basta, una volta per tutte.
Alla fine del 2003, gli U2 si scioglieranno: Bono, probabilmente, sfrutterà l’enorme popolarità acquisita per buttarsi in politica, dopo essersi già impegnato in questi anni su vari temi tra cui l’ecologia, la guerra alla fame nel mondo e il pacifismo. Per non dire della sua discesa in campo a Genova, in occasione del raduno del popolo degli anti G8 di tutto il mondo.
The Edge dovrebbe intraprendere una carriera da solista o affiancare Bono in un duo, se i progetti politici del leader verranno accantonati ancora per qualche anno. Adam Clayton e Larry Mullen rimarranno nell’ambiente musicale, forse come discografici.
Ma prima di separarsi, gli U2 vivranno un anno intensissimo: a novembre uscirà una loro raccolta, dedicata ai brani pubblicati tra gli anni Novanta e il 2002, corredata anche con due inediti, “Electronical Storm” e “The hands that built America”. Quest’ultima fa parte della colonna sera del film “Gang of New York” di Scorsese, la prima, invece, gira già nei circuiti radiofonici.
All’inizio del 2003 infine dovrebbe essere pubblicato un album inedito, presumibilmente l’ultimo della loro carriera, che verrà seguito da un lungo tour mondiale, tour che porterà gli U2 in ogni angolo del pianeta, prima del capolinea della loro avvenura musicale. Sempre che non ci siano ripensamenti, come direbbe il Bono de’ noantri, Claudio Baglioni, “strada facendo”…

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