Mondo

MUSICA. I Terzobinario vincitori di Una voce per Amnesty

La manifestazione, giunta alla XII edizione, si è conclusa domenica con la premiazione.

di Maurizio Regosa

Si è concluso il concorso per emergenti Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty, la manifestazione che da 12 anni, attraverso la musica, si impegna nella
promozione dei diritti umani.  Il premio Una Canzone per Amnesty è andato ai Terzobinario con la canzone Rights Here! Rights Now! Il premio della Critica è andato ai Legittimo Brigantaggio, quello della Giuria Popolare ai Silvia’s Magic Hands.

«Siamo rimasti colpiti», hanno spiegato i Terzobinario, «dalla frase di Eleanor Roosevelt: “Dove hanno inizio, dopo tutto, i diritti umani universali? In posti piccoli, vicino a casa, così vicini e così piccoli che non possono essere visti su nessuna mappa del mondo”.  Il suo pensiero è alla base di Rights Here! Rights Now!», hanno spiegato: «il nostro desiderio è che da un piccolo posto che crede fortemente nei diritti umani, quale è Villadose, il nostro grido possa diffondere la voglia di grandi cambiamenti».

Durante la serata finale del concorso, si sono esibiti anche gli altri finalisti (Telemark, Garnet e Cosmorama). Ospite speciale è stato Flavio Oreglio con uno show che ha spaziato tra pensieri, monologhi e musica. Nel corso della serata interventi di autorità locali e del mondo della musica e del cinema,  come l’attore Luigi Marangoni. Sono state presentate anche iniziative legate al festival, tra cui il Video-Foto Box a sostegno di Io pretendo dignità la campagna globale con cui Amnesty International intende occuparsi dei diritti economici, sociali e culturali, amplificare la voce delle persone che vivono in povertà.

 


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