Welfare
Muore Riegner: l’informatore dell’Olocausto
Era stato il primo a denunciare la "soluzione finale" di Hitler ed Eichmann. Ma pochi gli credettero
di Paolo Manzo
Gerhart Riegner, ex segretario generale del Congresso Ebreo Mondiale (Cem) che era stato nel 1942 uno dei primi ad informare gli Alleati dell’Olocausto, è morto a Ginevra a 90 anni. Lo annuncia la casa editoriale Bleicher di Ginevra.
Giurista, nato il 12 settembre del 1911 a Berlino, era emigrato a Parigi e poi a Ginevra dopo l’ascesa di Hitler al potere. Segretario del Cem dal 1936, ha diretto l’ufficio dell’organizzazione a Ginevra dal 1939.
Gerhart Riegner conobbe molto presto, per mezzo di testimonianze, i massacri perpetrati per i nazisti. E, l’8 agosto 1942, comunicò le sue informazioni tramite telegrammi a Londra e Washington. A questi telegrammi ne seguirono poi molti altri.
Con l’intermediazione di un dirigente della Chiesa protestante, Gerhart Riegner informò anche il governo svizzero dello sterminio degli ebrei. Ma all’epoca nessuno gli credette dato che “la soluzione finale” sembrava troppo…mostruosa e gli Alleati tardarono a reagire alle sue informazioni.
Allora Riegner allertò l’opinione pubblica ed organizzò operazioni di soccorso in favore di rifugiati ebrei. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Riegner proseguì la sua attività al Cem, di cui fu segretario generale dal 1965 al 1983. Lavorò anche per la difesa dei diritti umani e l’avvicinamento tra ebrei e cristiani.
Riegner ottenne di forma tardiva la nazionalità svizzera e nel 1998 pubblicò una
autobiografia intitolata “Mai disperare”.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.