Cultura

Mumbai, la strage nella city indiana

Quasi 200 morti e 700 feriti tra i pendolari che stavano tornando a casa sui treni della linea Western Railway. Le autorità parlano di attacchi terroristici. Nessuna rivendicazione finora

di Carmen Morrone

Nella città sono in corso le indagini e sono stati trovati tre detonatori e due timer nei pressi di tre delle sette stazioni della Western Railway. La polizia informa che ci sono stati anche dei fermati. “E’ stato un atto barbaro”, ha dichiarato ieri sera ai giornali il portavoce del gruppo dei separatisti del Kashmir ?Lashkar-e-Taiba? a cui l?azione viene attribuita. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, ha espresso la sua solidarietà con il popolo indiano, definendo “ingiustificabili” azioni di questo tipo: “Il terrorismo rappresenta una delle minacce più gravi per la sicurezza e la pace internazionali, per questo urge un’azione coordinata di tutti i Paesi per sconfiggerlo”. Mumbai tenta di tornare alla normalità. Scuole, uffici e negozi hanno aperto normalmente. Anche la linea ferroviaria è stata ripristinata e i treni a lunga percorrenza hanno svolto il normale servizio, perfino sulla direttrice occidentale colpita dalle bombe. Ma sono molti i cittadini alla ricerca di notizie sui familiari dispersi. Mumbai è la sesta metropoli del mondo, con i suoi 17 milioni di abitanti nell’area urbana, ma è anche il porto di maggiore importanza e grandezza dell’India occidentale. È la capitale economico-finanziaria del Paese, e proprio per questo teatro, anche in passato, di attacchi terroristici. Una vera metropoli teatro dell’incontro e talvolta dello scontro di differenti etnie, culture e religioni: il 68% della popolazione è costituita da indù, il 17% da mussulmani e il 4% da buddisti e cristiani. Il portale Asianews pubblica questa mattina un?intervista al vescovo di Mumbai, mons. Bosco Penha a cura di Nirmala Carvalho. Eccone alcuni estratti: ?Appena ho avuto notizia dell?accaduto ? racconta il presule ? ho offerto delle preghiere per la popolazione e questa mattina ho celebrato messa, pregando in maniera particolare che tramite l?eucarestia, sacramento di guarigione, Egli possa guarire le ferite fisiche ed emotive della popolazione traumatizzata. Anche adesso, sono costantemente in preghiera per Mumbai e la sua gente?. Mons. Bosco regge la diocesi al posto dell?arcivescovo, il cardinale Ivan Dias, che il Papa ha nominato nuovo prefetto della Congregazione per l?evangelizzazione dei popoli. ?Voglio lodare ? aggiunge ? i servizi resi dalle ferrovie, dalla municipalità e dalla polizia nel corso della crisi, oltre agli innumerevoli ?buoni samaritani? che hanno aiutato da subito le persone in difficoltà?. ?Invito inoltre ? conclude ? tutto il clero a mettere a disposizione ogni risorsa per coloro che soffrono, dimostrando in questo modo il vero insegnamento di Cristo e la sua compassione?. Amnesty International ha espresso la più ferma condanna per gli attentati ed e’ vicina alle vittime di questi attacchi insensati e terribili, portati a termine a bordo di scompartimenti affollati di treni pendolari e in orario di punta. Chi li ha compiuti ha mostrato un profondo disprezzo per i piu’ elementari principi di umanita’. Questi attentati, in quanto azioni che fanno parte di un massiccio attacco nei confronti della popolazione civile, costituiscono senza dubbio un crimine contro l’umanita’. I loro responsabili devono essere sottoposti a un processo che rispetti gli standard internazionali di equita’, senza l’imposizione della pena di morte.


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