Cultura
Mucca pazza, casi umani in forte aumento in Gran Bretagna
Emergono nuovi particolari sull'andamento dell'epidemia in Gran Bretagna. più colpiti i "montanari"
Le morti per variante umana della malattia della mucca pazza in Inghilterra sono aumentate del 20% in un anno. L?annuncio è stato dato oggi dagli scienziati membri del Gruppo di sorveglianza governativo sul morbo. Sarebbero così da rivedere, ovviamente al rialzo, le stime elaborate alcuni anni fa, che pronosticavano il numero dei contagiati da un minimo di qualche centinaia a un massimo di 140mila.
?L?incidenza dei malati è in crescita, così come il numero di morti?, ha detto James Ironside, professore di Neuropatologia clinica all?università di Edimburgo. ?E il tutto è accaduto negli ultimi 12 mesi. Siamo preoccupati?. Finora i casi accertati nel Regno Unito sono 107, ma il fatto che l?ultimo malato avesse 74 anni ? mentre prima si erano ammalate solo persone giovani ? fa sospettare che un certo numero di casi siano passati inosservati a causa dell?età avanzata, che non era considerata un fattore di rischio.
I nuovi dati ? proseguono i ricercatori ? mostrano che gli abitanti di Scozia e Inghilterra del Nord si ammalano due volte di più dei cittadini che vivono al Sud, probabilmente a causa delle diverse abitudini alimentari. Nelle zone di montagna, infatti, la gente è più abituata a mangiare carne e hamburger, i quali fino agli anni Novanta erano realizzati senza le precauzioni oggi in vigore per evitare la dispersione di materiale nervoso infetto nel resto del bovino. Tuttavia, sottolineano ancora gli scienziati, queste rimangono solo supposizioni, dato che l?industria della carne si è sempre rifiutata di dare informazioni sui passati metodi di lavorazione.
Il numero reale dei morti che ci saranno, conclude il professor Ironside, è molto difficile da stabilire in anticipo. Tuttavia, tutti i malati deceduti mostravano una particolare caratteristica genetica che compare solo in un terzo della popolazione. Ulteriori studi sono in corso per mettere a punto un esame diagnostico preventivo che potrebbe essere usato su vasta scala.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.