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MTN: un’evasione fiscale 100% africana

Dopo due anni di investigazione, una vasta inchiesta giornalistica mette allo scoperto le pratiche fiscali poco ortodosse di MTN, il colosso sudafricano delle telecomunicazioni. Centinaia di milioni di dollari evasi.

di Joshua Massarenti

Le Isole Mauritius come quella di Jersey. Luoghi fiscalmente appetibili per multinazionali in cerca di profitti al limite della legalità fiscale. Per il colosso sudafricano delle telecommunicazioni MTN è bastato installare la solita casella postale ai piedi di un discreto edificio che negli ultimi anni non ha mai acccolto un dipendente della multinazionale fondata nel 1994.

Per anni nessuno si era accorto di nulla. Finché Finance Uncovered, una rete di giornalisti presenti in oltre 55 paesi nel mondo, non ha deciso di lanciare una vasta inchiesta al termine della quale ha scoperto le pratiche fiscali poco ortodosse di MTN, accusata di aver evaso centinaia di milioni di dollari attraverso una delle sue numerosi filiali basata alle Mauritius.

In un comunicato pubblicato il 9 ottobre scorso, Finance Uncovered sostiene che le filiali di MTN in Costa d’Avorio, Ghana, Nigeria e Uganda avrebbero versato centinaia di milioni di dollari negli ultimi anni a delle società offshore basare a Dubai e alle Mauritius.

Secondo Finance Uncovered, in Uganda MTN avrebbe pagato appena il 3% del suo giro d’affari tra il 2003 e il 2009, mentre in Costa d’Avorio avrebbe versato il 5% dei suoi introiti (circa 55,5 milioni di dollari) a MTN International nelle Isole Mauritius sotto la voce “spese di gestione”. La stessa MTN international avrebbe ricevuto da MTN Dubai parte dei versamenti provenienti dalla filiale ghanese, mentre MTN Nigeria avrebbe pagato 562 milioni di dollari a MTN Dubai tra il 2010 e il 2013. Lo scopo di tutte queste operazioni è di ridurre i profitti delle filiali di MTN in Africa, e quindi le tasse da pagare al fisco. Le autorità ugandesi sono andate su tutte le furie, presentando alla multinazionale sudafricana una fattura fiscale pari a 69 milioni di dollari, in gran parte legata alle spese di gestione versate durante sei anni.

“In nessun momento MTN è risultata coinvolta in un piano che ha visto l’impresa sottrarsi alle sue responsabilità giuridiche e fiscali, in nessuna delle giurisdizioni in cui portiamo avanti le nostre attività”, ha dichiarato MTN all’indomani delle denunce di Finance Uncovered. Ogni anno le filiali del gruppo presenti in Africa e Medioriente pagano spese di gestione, di cui il 45% sono versate a MTN Dubai e il 55% a MTN International. Problema: nelle Mauritius MTN non impiega nessuno lavoratore, mentre a Dubai si contano 115 dipendenti.

Nel suo comunicato, Finance Uncovered sostiene che MTN “non è stata in grado di giustificare il motivo per il quale parte dei pagamenti sono effettuati a Mauritus”, e non direttamente alla sede centrale in Sudafrica.

Nel 2014, il fatturato di MTN ammontava a 12,43 miliardi di dollari. Fine giugno la multinazione sudafricana contava oltre 230 milioni di abbonati nel mondo, di cui 169 milioni in Africa.

L’inchiesta di Finance Uncovered è stata pubblicata sul Mail and Guardian (Sudafrica), The Observer (Uganda) e Ghana Business News.

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